Carnevale di Viareggio 1923 – “Tempi passati non ritornan più…” Carro di L.Parducci
Nel grottesco, nel paradosso, nella carnevalità della canzonetta, sta proprio l’allusione politica: la bastonatura, che in quel tempo era un tipo di linguaggio politico, e la purga che veniva somministrata con olio di ricino.
E’ facile ritrovare, in questa canzonetta, quegli elementi e quei valori di denuncia di un metodo politico, denuncia che acquista valenza di messaggio e, trascendendo il grottesco e il satirico, approda ad un messaggio libertario.
E la frammentarietà del fraseggio, quasi un codice, agevola sia la trasmissione, che la ricezione, la decodificazione e l’interpretazione da parte del ricevente, attraverso l’esperienza dei fatti dei quali è a conoscenza direttamente o mediante i mezzi di comunicazione.
( Angelo Malfatti, Carnevale di Viareggio 1921/1940 – Pezzini editore, 1983 )
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