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"Anghelos" di Alessia Rocchi: Il Sintagma di un Mito

Creato il 04 agosto 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Titolo: Anghelos  Autore: Alessia Rocchi  Editore: Rizzoli Pagine: 426  Trama: Benevento, anno 999. Il conte Nikefòros, discendente dall'antichissima stirpe degli Anghelos, e il suo servitore Raphael si aggirano esuli dopo avere abbandonato dolorosamente l'isola greca di Thera. Il sanguinario vescovo Aléxandros è sulle loro tracce, divorato dal desiderio di possedere il Libro Oscuro, un antico testo in cui è contenuto il segreto degli Anghelos. Ma il Libro è andato perduto e con lui il segreto che angoscia lo stesso conte: perché una sete smaniosa di sangue (sangue di animali, ma anche di uomini) lo tortura senza sosta, facendo di lui un vampiro? L'antico testo era stato affidato anni prima, nel corso di una spaventosa carneficina ordinata dal vescovo, a una bambina... 

RECENSIONE Scrivo questa recensione da lettrice e, soprattutto, da “addetta ai lavori”. Sia chiaro, non sono un’ esperta di horror, paranormal, gotico e quanto altro, ma ci sono libri che ti entrano nel cuore, al di là del “genere” al quale appartengono (o al quale vengono rilegati) “Anghelos” è uno di questi. Sapete bene che l’obiettività è ciò a cui tengo di più nel momento di recensire un volume. In questo caso, il mio essere super partes non può prescindere dalle emozioni. Emozioni. Non esiste altra parola per descrivere Anghelos. Emozioni allo stato puro: dolore, sofferenza, pietà, amore. Paura. 


Lo stile di Alessia è un fiume di fuoco, a volte; altre, un ruscello che scorre lento e limpido. Parole che non sono mai usate per riempire spazi vuoti, ma tasselli che s’incastrano nel definire una storia di ampio respiro. Visionarie, oscure eppure di una dolcezza disarmante.  Così com’è il Conte Nikeforos Anghelos. Spietato e mostruoso nella sua dimensione ferina, eppure tanto puro da incantare chiunque lo guardi per la prima volta. Si fondono in lui quella grazia angelica e demoniaca che ne fanno un personaggio indimenticabile, destinato a sopravvivere in quella dimensione che trasforma un personaggio nato dalla fantasia in un animo vibrante e vivo.
Vampiro, sì, ma nato dalla mano divina. E’ questa la grandezza della Rocchi: l’originalità di una storia che brilla come un diamante nella banalità dell’offerta editoriale di genere. Un Succhiasangue, vero, ma spinto dalla conoscenza nel corso di un doloroso cammino verso la redenzione. Una natura in bilico, che assapora l’amicizia, l’amore, la pietà umana nei limiti imposti dal proprio essere. Piange, il Conte Anghelos, ma le sue lacrime sono cristalli di ghiaccio che provocano sofferenza. Ama, il Conte Anghelos, ma uccide ciò che ama. Soffre di ferite antiche, mai rimarginate, che ne marchieranno il corpo per l’eternità. Condivide la propria vita con gli essere umani, ma, di notte, quando la luna sale nel cielo, gli impone di rinchiudersi in casa; perché lui si aggirerà per avere il suo pasto, guidato dalla propria mostruosità, e non avrà pietà. Ricorda, Nikeforos, i misteri e i sapori dell’est europeo, quella bellezza decadente e antica che si perde nel mito e negli ori dei mosaici bizantini. E’ lui che tiene il filo di un gomitolo che si dipanerà fino alla fine dell’intreccio, legando a sé le vite di tutti gli altri personaggi: la dolce e mistica Eirene, Raphael il servo fedele e coraggioso, Giselda , la crudele Sacerdotessa, e Lilith, la donna eterna, l’artefice di ogni inizio e di ogni fine
Su tutto la ricostruzione di un alto medioevo (siamo nel 900 d.C) curata nei minimi dettagli, documentata, scritta come dovrebbe essere scritta da chi narra romanzi di ambientazione storica: crudele, cupa, sanguinaria, senza edulcorazioni. Se dovessi fare un parallelo cinematografico citerei sicuramente “Magnificat” di Pupi Avati. 


Anghelos è un romanzo che si prende e non si può lasciare. E quando si gira l’ultima pagina, chiudendo il libro, lo si fa con un senso di meraviglia nel cuore. Tenete d’occhio Alessia Rocchi, cari lettori, è una scrittrice di razza, e non una scribacchina, e ne sentiremo molto parlare con una nuova pubblicazione che chiuderà la trilogia dell’Anghelos. Chapeau. 
L’AUTRICE:
Alessia Rocchi è nata nel 1973 a Velletri, dove vive. Si è laureata in Lettere all’Università “La Sapienza” di Roma. Ánghelos è la sua trilogia d’esordio.

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