Anima mia, dove sei? Mi senti? Io parlo, ti chiamo … ci sei?
Sono tornato, sono di nuovo qui.
Ho scosso dai miei calzari la polvere di ogni paese e sono venuto da te, sono a te vicino;
dopo lunghi anni di lunghe peregrinazioni sono ritornato da te.
Vuoi che ti racconti tutto ciò che ho visto, vissuto, assorbito in me?
Oppure non vuoi sentire nulla di tutto il rumore della vita e del mondo?
Ma una cosa devi sapere: una cosa ho imparato,
ossia che questa vita va vissuta.
Questa vita è la via, la via a lungo cercata verso ciò che è inconoscibile e che noi chiamiamo divino. Non c’è altra via.
Ogni altra strada è sbagliata.
Ho trovato la via giusta, mi ha condotto a te, anima mia.
Ritorno temprato e purificato. Mi conosci ancora?
Quanto a lungo è duratala separazione! Tutto è così mutato.
E come ti ho trovata?
Com’è stato bizzarro il mio viaggio! Che parole dovrei usare per descrivere per quali tortuosi sentieri una buona stella mi ha guidato fino a te?
Dammi la mano, anima mia quasi dimenticata.
Che immensa gioia rivederti, o anima per tanto tempo disconosciuta! La vita mi ha riportato a te.
Diciamo grazie alla vita perché ho vissuto, per tutte le ore serene e per quelle tristi, per ogni gioia e ogni dolore.
Anima mia, il mio viaggio deve proseguire insieme a te.
Con te voglio andare ed elevarmi alla mia solitudine.
parole e mandala di Carl Gustav Jung (dal “Libro Rosso”)