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Trama: Russia, fine '800. Anna Karenina è sposata con un rispettabile ufficiale governativo ma si innamora perdutamente del giovane Conte Aleksej Vronskij. L'uomo ricambia il suo affetto ma le convenzioni sociali porteranno Anna alla follia e alla rovina...
La mia ignoranza è crassa, lo ammetto, ma ogni tanto sono contenta di essermi persa qualche opera fondamentale della letteratura, così posso gustarmi appieno film dalla trama "risaputa" come questo Anna Karenina. Che, giusto cielo, è un film popolato da personaggi così odiosi che mi chiedo come il romanzo di Tolstoj abbia potuto sopravvivere al passare dei secoli visto che, a partire dalla protagonista, verrebbe voglia di prendere a badilate nella faccia tutti i coinvolti. Salvo solo il povero, sfigatissimo pel di carota Levin, che prima si vede rifiutata una proposta di matrimonio e poi, dopo anni, riesce a conquistare la finta oca giuliva che ama da sempre. La storia della "santa" Anna, infatti, è la storia di una stronza (esemplare il modo in cui prima chiede perdono al marito perché in punto di morte e poi, appena guarita, lo manda a spigolare per tornare dall'amante), egoista, zoccola e pure piagnona, che si innamora di un dongiovanni efebico e francamente pure leppegoso, alla faccia del marito mollo, succube e senza palle. Completano l'opera un fratello fedifrago, una cognata talmente scema da farsi intortare e rimanere assieme al marito traditore, una mocciosetta che manda a quel paese il pretendente per gli occhi blu di un ufficialetto da quattro soldi e un numero imprecisato di pettegole, peppie, zitelle e cutrettole della peggior specie. Insomma, un bel quadretto di perversione che fa rimpiangere più di una volta i complessi e compassati personaggi de L'Età dell'innocenza, catturati in una storia simile eppure ammantati di incredibile dignità.
Detta così, potreste pensare che il film non mi sia piaciuto, invece l'ho adorato. Della storia, lo ammetto, non me n'è fregato nulla. Anzi, pur non avendo letto il romanzo ho trovato persino discutibile l'idea di mettere tra i personaggi il fratello di Levin ed abbozzare appena una breve e risibile sottotrama relativa ad una specie di "rivoluzione Russa", visto che il personaggio serve giusto a far capire a Levin la profondità di spirito della novella moglie e non certo a farlo riflettere sulla condizione del proletariato. Questa volta, quindi, i miei occhi sono stati completamente catturati dalla bellezza incredibile delle immagini che scorrevano sullo schermo, tanto che avrei potuto continuare a guardare Anna Karenina per ore ed ore. Ogni scena è un'opera d'arte, un tassello di una vicenda ambientata all'interno di un teatro, dove i servitori danzano attorno ai padroni, gli impiegati timbrano documenti a ritmo di musica, i treni sono giocattoli e le case sono quelle delle bambole, dove ogni sequenza si riversa in un'altra grazie alla semplice apertura di una porta, dove persino i prati vengono rinchiusi all'interno di un palcoscenico e l'unico personaggio che arriva a meritare un ambiente "reale", un vero paesaggio innevato, è l'unico che riesce a ragionare al di fuori delle convenzioni e coronare il suo sogno senza venire meno alla propria natura. La regia di Joe Wright è un capolavoro, le scenografie e i costumi sono pura arte e le coreografie sono magnifiche, una su tutte quella del ballo che segna la nascita dell'amore tra Anna e Vronsky. Davanti a questo florilegio di luci e colori, davanti a questo tripudio di incastri e sfasamenti, sinceramente, che Anna Karenina abbia la faccia da vajassa di Keira Knightley, che lo sfigato Kick-Ass passi per essere un irresistibile ufficiale e che Jude Law sembri un prete pedofilo che giocherella con l'inquietante prototipo di un preservativo sono cose che passano in secondo piano, come molti dei ridondanti dialoghi. Il mio consiglio è di buttarvi nella Russia di fine '800 e prepararvi a un incredibile spettacolo!
Di Kelly MacDonald (Dolly), Keira Knightley (Anna Karenina), Jude Law (Karenin), Olivia Williams (Contessa Vronsky), Susanne Lothar (la principessa Shcherbatsky, madre di Kitty) e Aaron Taylor-Johnson (Vronsky) ho già parlato ai rispettivi link.
Joe Wright è il regista della pellicola. Inglese, ha diretto film come Orgoglio e pregiudizio e Hanna. Anche produttore e attore, ha 40 anni.
Matthew Macfadyen (vero nome David Matthew Macfadyen) interpreta Oblonsky. Inglese, ha partecipato a film come Orgoglio e pregiudizio, Funeral Party, Grindhouse(era nel fake trailer Don’t), Frost/Nixon – Il duello, Robin Hood e I tre moschettieri. Ha 38 anni e un film in uscita.
Domhnall Gleeson interpreta Levin. Irlandese, figlio del grande Brendan Gleeson, lo ricordo per film come Non lasciarmi, Harry Potter e i doni della morte: Parte 1, Il Grinta e Harry Potter e i doni della morte: Parte 2. Ha 30 anni e tre film in uscita.
Emily Watson interpreta la contessa Lydia Ivanova. Inglese, la ricordo per film come Gosford Park, Red Dragon ed Equilibrium, inoltre ha doppiato un personaggio de La sposa cadavere. Ha 45 anni e otto film in uscita.
Tra gli altri interpreti segnalo anche la presenza del figlio di Stellan Skarsgård, Bill, nei panni di Makhotin, uno degli avversari di Vrosnky durante la corsa di cavalli. Quanto allo stesso Vronsky, era proprio destinato ad essere rappresentato come un essere molle ed implume, perché Robert Pattinson era stato preso in considerazione per il ruolo, mentre per quelli di Levin, Kitty e della Contessa Lydia sono stati rispettivamente convocati James MacAvoy, Saoirse Ronan e Cate Blanchett, che però hanno tutti rifiutato. Se Anna Karenina vi fosse piaciuto, consiglio la visione del già citato e meraviglioso L'età dell'innocenza, Moulin Rouge e Romeo + Giulietta. ENJOY!
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