- Annamaria Cancellieri non ha commesso illegalità. E' possibile che la sua segnalazione del caso "umanitario" della Ligresti ne abbia favorito la scarcerazione, perché la parola di un ministro ha un peso, ma la cosa resta nell'ambito delle scorrettezze, delle inopportunità, delle scivolate di piccola portata. Chiedere le sue dimissioni è sproporzionato. Sarebbe addirittura grottesco qualora il Senato decidesse che Silvio Berlusconi, colpevole di frode ai danni dello Stato, può conservare il suo seggio.
- La parità dei cittadini è assicurata dall'applicazione uniforme delle leggi, attraverso procedure trasparenti e alle quali tutti possono accedere. Un detenuto malato o in pericolo deve avere la libertà di ricorrere all'autorità giudiziaria attraverso un canale prestabilito. Non deve scrivere, telefonare o fare telefonare a un ministro chiedendogli un intervento personale. Se Annamaria Cancellieri ha segnalato ben 110 casi "umanitari", come ha dichiarato, ha concesso 110 favori a privilegiati che hanno avuto modo, non so come, di informarla del loro caso. Evidentemente ad altri non riesce: mi riferisco al povero Stefano Cucchi, che non poté parlare neppure con i suoi familiari, agli altri 100 detenuti che muoiono in Italia ogni anno, in generale ai 75.000 detenuti del paese che non possono certo essere gestiti di persona dal ministro.
- La carcerazione è orribile e mi chiedo perché i paesi "avanzati" non abbiano ancora concepito luoghi moderni per detenere gli indagati e le persone pericolose, e mezzi non violenti per punire i colpevoli.
- I rapporti di Annamaria Cancellieri con la famiglia Ligresti costituiscono un conflitto di interessi. L'unico modo onorevole di gestire i conflitti di interessi è astenersi. Alla signora Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, Annamaria Cancellieri avrebbe dovuto dire "Ti sono vicina ma capisci che nella mia posizione, come ministro, non posso fare nulla".
- Fra il dimettersi e la difesa a tutti i costi c'è una via di mezzo, quella di riconoscere di avere sbagliato. Capita a tutti. Nessuno è perfetto. Chi di dovere (in questo caso il presidente del Consiglio) può poi rinnovare la sua fiducia al peccatore e invitarlo a proseguire l'incarico. Annamaria Cancellieri invece si vanta e si vanterà in Parlamento delle sue azioni, aggiungendosi alla lista dei politici che deludono i cittadini.
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Annamaria Cancellieri non deve dimettersi ma ha sbagliato
Creato il 04 novembre 2013 da NicolamisaniPossono interessarti anche questi articoli :
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