a cura di Ninnj Di Stefano Busà
ANNAMARIA FERRAMOSCA di origine salentina, da molti anni vive e lavora a Roma. E' stata per alcuni anni cultrice di Letteratura italiana all'università Roma3.
Ha collaborato con testi e note critiche alle riviste Poesia, Le Voci della Luna, La Mosca di Milano, La Clessidra, Gradiva e con vari siti web di settore, come blanc de ta nuque, Rebstein- La dimora del tempo sospeso, poiein. Fa parte da 4 anni della redazione del portale Poesia2punto0.com, dove è ideatrice e curatrice della rubrica non autoreferenziale Poesia Condivisa, che seleziona e diffonde nuova poesia italiana su proposta dei lettori.
, edita da La Vita Felice per la collana Le Voci Italiane, è la sua settima raccolta di poesie(con nota critica di Manuel Cohen) booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=YhgOlqL-xN8
Altri libri di poesia pubblicati: Curve di Livello 2006,Marsilio, pluripremiato, selezionato nella rosa del Camaiore, finalista ai Premi Pascoli, LericiPea, Lorenzo Montano. Ripubblicato di recente in e-Book da www.larecherche.it, scaricabile gratuitamente.
Per Empiria ha pubblicato una raccolta di dual poems (poesie a 4 mani), coautrice la poetessa irlandese Anamaría Crowe Serrano, sua traduttrice in inglese. Porte / Doors, Edizioni del Leone, del 2002, tradotto da A.M.Serrano e Riccardo Duranti, è infatti in versione bilingue e ha avuto diffusione in area anglofona.
Nel 2009 le viene pubblicato a New York da Chelsea Editions un volume antologico di poesie edite con una raccolta inedita, dal titolo Other Signs, Other Circles, (Altri Segni, Altri Cerchi ) nella collana Poeti Italiani Contemporanei Tradotti, libro che ha ricevuto il Premio Città di Cattolica e recensioni anche su riviste americane ( World Literature Today, Fire, Freeverse, Gradiva). La Poesia Anima, con una silloge inedita dal titolo Canti della prossimità, è una monografia completa curata dal critico Gianmario Lucini per puntoacapo nel 2011.
Quella di A.F. è voce inclusa e registrata nell'Archivio della voce dei Poeti , per Multimedia, di Firenze.
Per la poesia inedita A.F. ha ricevuto nel 2011 il Premio Guido Gozzano e nel 2012 il Premio Renato Giorgi. Suoi testi sono stati tradotti, oltre che in inglese, in francese, tedesco, greco, albanese, russo, romeno.
Da OTHER SIGNS, OTHER CIRCLES (Altri Segni, Altri Cerch Chelsea Editions, collana Poeti Italiani Contemporanei Tradotti, New York, 2009
MEDITERRANEO
Marina Serra. Assalto
di un'alba nitida, capace
di spingere i monti d'Albania
fin qui, sotto il balcone
Posso toccarli quasi
fianchi verdi e radici
intrecciate alle mie
Da costa a costa
scintillano di senso le correnti
canta in mediterraneo
Potevo essere nata su quei monti
e mia madre avermi lavata nel canale d'Otranto
nutrita con zuppa d'alghe e filastrocche di Lushnje
potevo trovarmi in quella barca
così traboccante di speranza
che i fianchi non reggevano al rimorso
Mi trovo in quella barca, sono
albanese, pure
messapicagrecaegizialibica
il mio sangue è incontro d'onde
paziente e antico
(continua a mescolare
questo inascoltato mare)
SULL'OTTAVA ELEGIA DI RILKE
La casa ha finestre sul mare
per ricordare l'origine
il vortice la calma le vele millenarie
i ritorni che volgono in commiati
partenze per altri oceani
Il giardino ha pini d'aleppo e olivi
per ospitare chi non sa della morte:
insetti e uccelli, volpi
notturne, a volte - immobili-
guardano anch'esse il mare
come per un abbaglio misterioso
- gli animali mai fissano
la morte negli occhi -
noi l'abbiamo a fianco e miopi
vediamo il cielo accendersi di fuochi
e i luoghi dove
lei ciecamente piove
La rosa veloce sfoglia
in silenzio le spine si preparano
a penetrarci le carni
il mare a sommergere il disordine
gli abbracci misti a spari nonostante
l'angoscia suonata a stormo
dalle cicale sui rami
Dai pini volano
rondini al sud, imperturbate
FORSE CON UNA DONNA
Lasciarla far luce
con le sue lanterne, vigile
sulle alte mura trasparenti
lasciarla apparire e sparire
come lei vuole
dosare i richiami
perché possa appartarsi
in qualche sua giungla di luna
Forse con una donna
disperata di te, del tuo mondo
non serve dividere corone
meglio farsi esuli insieme
navigare con lei navicella lunare
approdare su placide ginecosfere
dove lei è dispensiera
di pane e parole
Forse con una donna
sentire più spesso stupore
che istupidimento, soprattutto
quando dalle macerie risorgono
lentamente i villaggi
illimpiditi dal pianto e lei
ricomincia a parlare alle rose
Forse con una donna
ridere insieme
della tua enfasi e imperfezione
lei complice custode
di pienezza e inquietudine
del riso e del pathos
che non debordi
nel suo patimento
nella morbida offerta
tu colmo di lei le correnti
inverti al tuo mare, dissenti
dal banditore che eri
(ora più aperte sul mondo le porte)