MILANO – Alle sfilate della settimana della moda di Milano, arriva anche Anna Wintour, la direttrice di Vogue, la bibbia mondiale della moda.
La Wintour, figura glaciale, impenetrabile e potente raccontata nel romanzo “Il diavolo veste Prada”, si è fatta vedere alla sfilata Gucci di piazza Oberdan (vedi le foto in fondo all’articolo).
Come scritto da Blitz in diversi articoli pubblicati negli anni, l’apparizione della Wintour non è affatto scontata alla settimana della moda milanese: la direttrice di Vogue, a quanto pare, non ama molto la moda italiana. In molti, compresi stilisti come Roberto Cavalli e Krizia, l’accusano di privilegiare quella americana. Ad ogni settimana della moda in Italia la Wintour pretende e talvolta ottiene che i giorni di sfilate a Milano vengano ridotti da sette a cinque o tre per non dover rimanere troppo a lungo nel capoluogo lombardo.
Scrive Wikipedia che
“In questo modo i grandi stilisti della moda italiana fanno a gara per contendersi la presenza della Wintour nei pochi giorni in cui soggiorna in Italia e per questo gli orari delle sfilate spesso si accavallano ed hanno ritmi serrati. Inoltre le piccole realtà emergenti della moda italiana protestano poiché snobbate dalle testate giornalistiche che contano. La stilista Krizia si è dichiarata profondamente indignata dal modo in cui la Wintour strumentalizza il suo potere e Roberto Cavalli si dichiara insofferente allo strapotere della giornalista e al modo in cui gli stilisti italiani la riveriscono senza battere ciglio. Cavalli inoltre spiega che a Parigi case di moda come Christian Dior o Louis Vuitton ignorano la richiesta della Wintour di abbreviare la settimana della moda nella loro città e questo atteggiamento, a suo parere, dovrebbero adottarlo anche i suoi colleghi italiani”.
(Foto LaPresse)