«Da due anni la mia vita si è interrotta, il mio cuore, la mia testa, i miei pensieri, sono tutti impegnati in un unico, martellante pensiero. Dov’è mio figlio? …..Dove sei Marcello? Cosa ti è successo? Perché nessuno parla? Perché non arrivano poche parole, anche da parte di uno sconosciuto, che possano alimentare la mia speranza, che possano aiutarmi a trovarti? Sono già passati due anni, amore mio, ma mi sembra ieri…una mattina come le altre, esco di casa per andare a lavorare e…arrivata in ufficio telefono a casa perché mi sono accorta di aver dimenticato il cellulare. Mi rispondi tu. Ti chiedo: “Papà è ancora a casa?”. Mi rispondi: “No, mamma, è già uscito”. Io ancora non lo so, ma quella è l’ultima volta che sento la tua voce…è l’ultima volta che sento dalla tua voce quella parola…MAMMA. Adesso, a due anni di distanza, mi maledico per non aver parlato di più, con te. Mi maledico per non averti detto, quella mattina, quanto ti amo e quanto sei importante per me. Mi maledico per non averti dato un bacio mentre dormivi, prima di uscire, perché avevo fretta, perché dovevo timbrare il cartellino. E poi c’era la tua festa di compleanno da organizzare…ed io avevo tanto da fare…tanto da fare….tanto da fare…prima di accorgermi che ti avevo perduto. Ti prego, Marcello, torna da me».
Questo è l’appello di Laura, la mamma di Marcello Volpe, scomparso il 12 Luglio 2011 da Palermo. Era la vigilia del suo ventesimo compleanno e, quella mattina, si è recato intorno alle 8.00 sul posto di lavoro, una falegnameria dove era stato assunto come apprendista. Disse al fratello che sarebbe rientrato a distanza di un paio d’ore, ma Marcello non ha fatto ritorno a casa.
La famiglia continua a cercarlo e, non appena è arrivata una segnalazione da Parigi, i genitori sono partiti per la Francia. Un italiano raccontò di aver incontrato un ragazzo che somiglia a Marcello, il quale gli ha chiesto aiuto per poter rientrare a casa, in Italia. Laura ha colto l’occasione per spiegare che, chiunque sia quel giovane, è comunque una persona in difficoltà, sia che si tratti di Marcello, si che si tratti di un altro ragazzo italiano.
L’invito che viene rivolto quest’oggi, è quello di continuare a diffondere le fotografie di Marcello e gli appelli, sia in lingua italiana che in lingua francese, affinchè la famiglia possa riabbracciarlo. Laura ha raccontato che viene svolto un lavoro di sensibilizzazione, affinchè la stampa locale e parigina accolga la richiesta di una madre, la quale non desidera altro se non ritrovare il proprio figlio.
Chiunque abbia notizie utili, può contattare le autorità al numero 113 e successivamente la redazione di “Chi l’ha visto” al numero 06.8262 (per chiamare dalla Francia, è necessario digitare il prefisso internazionale: 0039)
Eclissisociale.com invita chiunque legga questo articolo a condividerlo ed a prendere visione della scheda di Marcello Volpe sul sito di “Chi l’ha visto?” (link).
E’ consigliabile diffondere le fotografie di Marcello Volpe tramite i propri profili sociali. E’ anche possibile prendere parte all’evento Facebook, per entrare in contatto con la famiglia e con le altre persone che, instancabilmente, continuano la ricerca del ragazzo. Tramite questo canale, è possibile offrire la propria disponibilità a condividere e diffondere gli appelli (link).
Prendendo visione delle iniziative del Comitato “Cercando Fabrizio E…” ed aderendovi (anche online, gratuitamente) è possibile rimanere aggiornati su quanto viene organizzato per sensibilizzare i media ed i cittadini in merito alle scomparse. E’ inoltre possibile offrire il proprio aiuto e sostegno, secondo le proprie disponibilità ed i propri mezzi (link).