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Anno Sportivo 2013: tra passione, competizione e svago

Creato il 02 febbraio 2013 da Sportduepuntozero

Elisabetta Mijno - Foto Massimo PincaAssegnati ieri sera al Centro Congressi della Regione Piemonte i premi “Primo Nebiolo 2012”, all’interno della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Sportivo Piemontese Vincere una medaglia alle Olimpiadi, allenarsi diverse ore ogni giorno o uscire di casa per una corsetta dopo una lunga giornata di lavoro. Ecco ciò che in una sola parola possiamo chiamare sport, per qualcuno una ragione di vita, per altri un semplice svago o un modo per mantenersi in forma. È sostanzialmente questo il messaggio lanciato ieri sera al Centro Congressi della Regione Piemonte, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Sportivo Piemontese. Il pensiero comune delle autorità politiche e sportive presenti si è rivolto infatti agli atleti, ai tecnici, ai dirigenti e ai rappresentanti delle federazioni, elementi essenziali per la pratica sportiva a livello agonistico; ma con fermezza è stata ribadita l’importanza dello “sport per tutti”, non rivolto alla competizione ma semplicemente a un sano stile di vita.

Intervenuti nel corso della cerimonia il presidente del Coni regionale Gianfranco Porqueddu, l’assessore allo sport piemontese Alberto Cirio e il reggente del Coni nazionale Riccardo Agabio, che hanno rivolto un ringraziamento “a tutti gli sportivi piemontesi che si sono distinti a livello nazionale e internazionale, permettendo alla Regione di raggiungere posizioni di eccellenza in numerose discipline”. E come da tradizione degli ultimi undici anni, nel corso della serata è stato assegnato il premio “Primo Nebiolo”, inizialmente istituito come riconoscimento per lo sportivo piemontese dell’anno (per il 2012 è stato attribuito al presidente della Juventus Andrea Agnelli) e successivamente esteso a diverse personalità legate al mondo dello sport: atleti, tecnici, dirigenti e giornalisti. Anche questo un messaggio rivolto ai giovani, perché possano raggiungere i loro obiettivi con la determinazione e il duro lavoro, seguendo l’esempio di modelli affermati.

E con uno sguardo rivolto al futuro “il Piemonte investirà ancora molto sullo sport, finanziando le società sportive affinché nuovi talenti possano affermarsi e promuovendo l’educazione fisica nelle scuole primarie, un aspetto rilevante nella formazione dei bambini”. Una crescita parallela a livello fisico e mentale, in cui lo sport trasmetta valori e insegnamenti da applicare nella vita di tutti i giorni. Ma anche un risparmio di denaro per i prossimi decenni “perché una spesa per lo sport oggi sarà un costo in meno per la sanità domani”, come fatto notare dall’assessore Cirio.

L’ultima parte della festa è stata dedicata ad alcuni giovani atleti emergenti o già affermati in svariate discipline tra cui atletica, ciclismo, canottaggio, ginnastica, arti marziali e scherma. Come a dire che non ha importanza quale sport si decida di praticare, purché ci si dedichi con passione, costanza e rispetto delle regole e delle persone.

 Premi Primo Nebiolo 2012

Sportivo piemontese dell’anno 2012” è il presidente della Juventus Andrea Agnelli, che ha ribadito il suo attaccamento allo sport in generale (da lui praticato a livello amatoriale) e alla sua regione.

Dirigenti piemontesi dell’anno 2012” sono Ivo Ferriani, presidente della Federazione Internazionale bob e skeleton in questi giorni impegnato per i mondiali di St.Moritz, e Antonio Comi, direttore generale del Torino Calcio.

Tecnico piemontese dell’anno 2012” è Mauro Berruto, commissario tecnico della Nazionale maschile di pallavolo, capace di raggiungere con la sua squadra un eccezionale bronzo alle Olimpiadi di Londra.

Atleti piemontesi dell’anno 2012” sono Francesca Fenocchio, argento alle Olimpiadi di Londra nella cronometro mista a squadre di handbike, Elisabetta Mijno, anch’essa argento alle ultime Olimpiadi nel tiro con l’arco, e José Reynaldo Bencosme de Leon, giovanissimo specialista dei 400 metri a ostacoli, campione italiano assoluto nel 2011 e nel 2012.

Giornalista piemontese dell’anno 2012” è Paolo Viberti, penna di “Tuttosport” e autore, con il fratello gemello Giorgio, firma de “La Stampa”, del fondamentale aggiornamento della Storia delle Olimpiadi di Stefano Jacomuzzi. Viberti ha ricordato con affetto Giuseppe “Dido” Guerrieri, allenatore dell’Auxilium Torino dal 1983 al 1986 e dal 1989 al 1995, appena scomparso.

Premi speciali alla carriera” sono stati attribuiti a Roberto Pareti e Paolo Sangrigoli, ex presidenti dei comitati provinciali Coni di Alessandria e Vercelli.

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