Il leader dei Forconi, Mariano Ferro, ha annunciato che non ci sarà alcuna marcia su Roma il prossimo mercoledì 18 dicembre ma solo una grande manifestazione che, però, in assenza di risposte da parte del Governo, potrà proseguire anche durante i giorni di Natale.
"Non ci sarà una guerra sulle strade, si agirà nel rispetto della democrazia - ha detto Ferro - per evitare di mettere la protesta su un piatto d’argento a persone che arriverebbero dal resto del Paese nella Capitale solo per mettere a ferro e fuoco la città. Faremo solo un presidio permanente per evitare infiltrazioni. Stiamo manifestando in modo pulito e prendiamo le distanze dai facinorosi e teppisti. Vogliamo dimostrare che non facciamo nulla di violento. Il nostro obiettivo è dimostrare al governo e agli italiani che vogliamo arrivare a delle soluzioni in modo corretto anche se - conclude Ferro - nessuno, da parte delle Istituzioni ci ha dato delle risposte o ha chiesto di parlarci".
"Il nostro obiettivo non è quello di creare un disagio e danneggiare il territorio - ha detto Giuseppe Scarlata, vicepresidente del Movimento dei Forconi e coordinatore nazionale del Movimento 9 dicembre - Il presidio sarà solo un punto di aggregazione per tutta la gente che vuole venire a Roma".
Il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Rocco Girlanda, che incontrerà nei prossimi giorni i rappresentanti degli autotrasportatori, ha contattato anche i leader dei Forconi, Mariano Ferro, Lucio Chiavegato e Danilo Calvani. "Una prima ed informale piccola apertura al dialogo, uno scambio di idee - dice Girlanda - abbiamo iniziato anche a valutare la possibilità di un incontro, ma al momento pensare ad una convocazione è del tutto prematuro".
Ma Danilo Calvani rifiuta l'incontro e dice: "Il governo ci ha convocati. Rigettiamo l’invito ed escludiamo qualsiasi trattativa. L’unica cosa che devono fare è dimettersi».
"L' unico modo per affrontare la crisi e per esorcizzare i fantasmi che si agitano a volte con la strumentalità della destra ed anche di taluni ambienti delinquenziali - dichiara Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà - è mettere al centro dell'azione politica e delle Istituzioni la lotta alla povertà e per il rispetto di principi costituzionali quali il diritto al lavoro ed al reddito".
"Penso che il disagio del Paese sia assolutamente evidente - ha detto Susanna Camusso, segretaria generale CGIL - "Vedo nel movimento dei Forconi un grande rancore e troppi slogan che hanno inclinazioni autoritarie e repressive".
"Il movimento dei Forconi rappresenta delle istanze che nel Paese ci sono. - afferma il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello - Il Governo deve riuscire a distinguere queste istanze, deve dimostrare capacità di ascolto e di risposta, e le deve dividere da quelle pulsioni violente che pure ci sono e stravolgono la vita delle nostre città e che non sono accettabili perché le città sono dei cittadini, sono dei commercianti, sono di chi in questi giorni vuole andare nei negozi e non possono questi trovarsi senza tutela. Bisogna dividere quel che c’è da ascoltare e le risposte da dare da ciò che invece è strumentale".
"Il malessere ha tante ragioni - dice la presidente della Camera Laura Boldrini - Credo che il compito della politica e delle istituzioni sia ascoltare queste ragioni e dare delle risposte. Quello che non serve e fa danni enormi è gettare benzina sul fuoco di questa rabbia. Mirare esclusivamente allo scontro di certo non aiuta chi non riesce ad arrivare a fine mese".