Cari
lettori,
Benvenuti
alla sesta tappa dell'Antarctica
Blog Tour, un vero e proprio tour, attraverso i migliori siti e blog
letterari del web, incentrato sul romanzo Antarctica di Mario De Martino, in libreria
per Casini Editore dalla fine di
marzo 2012. Oggi
faremo una piccola digressione su un altro libro di Mario, uscito sempre per
Casini, dal titolo I Figli di Atlantide.
I
Figli di Atlantide è un fanta-thriller, ovvero un romanzo in
cui l'elemento thriller si fonde col
fantastico (o meglio con l'urban fantasy), dando vita a una storia “reale”
e, appunto, “fantastica” allo stesso tempo. Ma, diciamocelo, in un romanzo che
parla di Atlantide come potrebbe essere altrimenti? I Figli di Atlantide è un
romanzo sui misteri. In
effetti, il mito del continente perduto non è che il pretesto per spingere lo
sguardo più in là, in un abisso di conoscenze tenute nascoste ai più. In
una citazione del premio Nobel Nicholas Murray Butler, riportata nel
testo, si legge:
“Il mondo è diviso in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fa produrre gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento; e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto.”Il tema attorno al quale si sviluppano le vicende narrate ne I Figli di Atlantide è, infatti, il Nuovo Ordine Mondiale. Per farvi meglio conoscere questo (giovane) autore e la sua penna, troverete insieme alla recensione del libro, anche la videointervista fatta durante il Lucca Comics and Games 2011. Enjoy!
I Figli di Atlantide
Trama:
Robert Gray, funzionario dell'FBI di New York, indaga su un
delitto che sembra senza soluzione. Gli unici indizi sono una stella a sei
punte e una carta dei tarocchi. Gli unici punti di contatto tra Ivan, Sarah e
Seiji sono invece un medaglione, un'antica civiltà, un'iscrizione arcana. I tre
giovani vivono in tre luoghi diversi e lontani e non si sono mai incontrati. Ma
le cose sono destinate a cambiare, perché sono stati scelti per sciogliere un
enigma antico e sfortunato. Porteranno a termine una missione iniziata tanti,
troppi secoli prima, una missione che affonda le sue radici nel pericolo e
nell'irrazionale. Che intenzioni hanno i misteriosi adepti della setta Chrysalis?
Quali terribili conseguenze porterà l'instaurazione del nuovo ordine mondiale?
Sui governi di tutto il mondo incombe una minaccia terribile. La salvezza del
genere umano dipende da Ivan, Sarah e Seiji, sempre che sappiano mettere a
frutto il misterioso potere del medaglione e l'ammonimento in esso contenuto:
Bene vixit qui bene latuit.
Di seguito, un estratto della presentazione del romanzo:
RECENSIONE
“Oceano Atlantico, 9.600 a.C. circa …Valle di Anáhuac, America del Nord, estate 1938 …Washington D.C., 25 Aprile 2011 …”
Inizia
con un viaggio nel tempo il prologo de “I Figli di Atlantide”. 9.600 a.C, 1938, 2011. Un
tema, quello del viaggio, che si ripete nel primo capitolo, anche se questa volta non è tanto il
tempo ad aver importanza, quanto il luogo, o meglio, i luoghi in cui ci
ritroviamo: Londra, New York, Tokyo. Luoghi in cui incontriamo i tre protagonisti
di questa storia, definita dallo stesso autore un “fanta-Thriller”: Ivan
,Sarah e Seiji. Tre ragazzi diversi per carattere, nascita ed estrazione sociale,
ma misteriosamente accomunati da un
messaggio, che li vuole riuniti in un unico posto con data ed ora uguali.
Dopo quell’incontro, le loro vite prenderanno una piega del tutto inaspettata: tra misteri, enigmi e pericoli da affrontare, scopriranno qualcosa di più su se stessi e creeranno un legame indissolubile. Una partita da giocare sul filo del rasoio, con l’incessabile scorrere del tempo e con nemici a cui far fronte. Una partita fatta di mosse, come in un gioco di scacchi. Sette quelle che scandiscono i capitoli; una, “L’ultima mossa”, e l’ottava secondo l’ordine, quella che dichiarerà il vincitore.
Non si può mai raccontare molto della trama di un thriller, onde evitare di privare il lettore del piacere della scoperta e della sorpresa, quindi mi sono mantenuta molto sul generale, limitandomi a poche informazioni. Credo che, mai come in questo caso, proprio per il genere di libro proposto da Mario de Martino sia indispensabile arrivare scevri di qualsivoglia informazione sulla trama, per lasciarsi meravigliare.
Le considerazioni che voglio fare riguardano invece caratteri più generali: il tema trattato, lo stile, i personaggi. Atlantide, con il suo mito, ha affascinato nel tempo autori di ogni genere. Rivisitazioni e rielaborazioni hanno trovato largo spazio, rendendo quindi difficile la proposta di qualcosa di nuovo su questo fronte, lontano da scopiazzature o copia incolla. Mario ha saputo evitare i tranelli e le tentazioni di utilizzare qualcosa di chi aveva scritto prima di lui, proponendo una sua versione originale di questa leggenda. La storia è anche accompagnata da uno stile estremamente fluido, che rende la narrazione scorrevole e piacevolissima da leggere.
Interessante
e azzeccato, il taglio quasi cinematografico della “mosse”, suddivise a loro volta in
brevi capitoletti di massimo tre, quattro pagine, che seguono di volta in volta
diversi protagonisti (ed antagonisti). Qualcosa di simile, lo si può ritrovare in un
telefilm di qualche anno fa, anche quello, se vogliamo, ascrivibile al
genere del “fanta-thriller”: Heroes. La
presentazione di spezzoni con protagonisti diversi, spesso lontani per tempo e luogo,
con la presentazione di situazioni
apparentemente scollegate, creava un piacevole senso di curiosità ed attesa. Così
succede ne “I Figli di Atlantide”, nel quale alcuni tasselli vengono
presentati apparentemente senza una ragione, con personaggi che non
riusciamo bene ad inquadrare, ma che destano
inevitabilmente la voglia di scoperta insita in ogni lettore.
Altro correlazione con la pellicola, questa volta sicuramente non troppo casuale, la possiamo ritrovare in una scena in cui Sarah, una dei tre ragazzi protagonisti, è a lavoro e riceve una “telefonata guida”, che fa tanto Matrix.
– Non dire e non fare niente che possa sembrare innaturale – continuò la voce. –Sei in grave pericolo. – Sarah aggrottò la fronte, senza comprendere. – Come?La “voce guida” non è quella di Morpheus, e Sarah non è certo Neo, ma, appena letta questa parte, la scena con Keanu Reevs che scatta da un cubicolo all’altro per evitare le sentinelle mi è esplosa nella mente. Riguardo Sarah e gli altri due co-protagonisti, Ivan e Seiji, c’è da dire che come personaggi risultano abbastanza convincenti, anche se, qui, l’ingenuità e l’inesperienza dell’autore si intravedono maggiormente.
– Fai tutto quello che ti dirò. Sei sorvegliata. Un passo falso e potrebbe accaderti qualcosa. – ”
La caratterizzazione, seppur buona, risulta zoppicante, con passaggi che vanno dalla minuziosa psicoanalisi, alla frettolosa descrizione. Credo che la cosa sia dovuta al fattore età. Non me ne voglia l’autore, che so che su questo tema è stato più volte pungolato, ma scegliere dei protagonisti più che ventenni quando ancora non si è superata la soglia dei venti (o forse anche dei 18?) è un nodo non semplice da sciogliere. Le reazioni a determinate situazioni, i loro modi di dire o fare, le interazioni con gli altri personaggi e le lieson amorose, a volte appaiono forzate e poco naturali o appropriate all’età, che viene conferita ai tre protagonisti.
Anche la scelta di concludere alcune scene in modo un po’ brusco e frettoloso, lascia leggermente interdetti. Situazioni che magari avrebbero richiesto un maggiore approfondimento o spiegazioni più accurate, a volte si risolvono grazie ad un provvidenziale Deus ex Machina. Punti, questi, che sicuramente non mancheranno di migliorare nel prossimo libro, essendo aumentata l’esperienza (e, sì, anche il numero di anni) dell’autore. In definitiva un libro piacevole, nonostante le pecche e le lievi imperfezioni, da leggere e godere per l’idea originale di base e per il bel taglio dal richiamo cinematografico.
LA VIDEOINTERVISTA
ANTARTICA Ma passiamo adesso a parlare del nuovo libro che a Marzo arriverà in tutte le librerie, ancora una volta per Casini Editore.
1947. Nel corso dell'operazione Highjump il sottomarino USS
Rebecca capta un segnale radio VLF in prossimità della costa della Nuova
Svevia, in Antartide. Giunti sul posto, i militari rinvengono un imponente
velivolo intrappolato nei ghiacci. Il carico che trasporta li lascia
esterrefatti: un ordigno luccicante che comincia a trasmettere un misterioso messaggio
in codice Morse. Il presidente Truman si convince che il
velivolo sia un'arma nazista di ultima generazione. Si mette allora in contatto
con l'ex ministro britannico Winston Churchill e chiede di consultare le
decrittazioni dei messaggi nazisti effettuate a Bletchley Park. Scoprirà una verità agghiacciante. 1976. Ricoverato in un ospedale psichiatrico per istigazione al suicidio, il
dodicenne Mark Weber nasconde un segreto che potrebbe cambiare il corso della
Storia. La sua presenza non passa inosservata, e intorno a lui cominciano a
muoversi le ombre di chi agogna al potere. Ma... Giorni nostri. Una catena di efferati
delitti insanguina le strade di Los Angeles. L'FBI e la CIA intraprendono una
pericolosa caccia all'uomo. Cosa si annida nella mente criminale del killer?
Quali segreti nasconde il Governo in una piccola isola sperduta nell'Oceano
Pacifico?Ma soprattutto, qual è
il filo che, a distanza di sessant'anni, lega gli omicidi all'ordigno ritrovato
in Antartide?
Se volete tentare la fortuna e cercare di ricevere una copia di Antartica, potete partecipare al giveaway ciccando sul seguente link: http://www.vizzualforms.com/f/SkP7Pqx6npxcJq1d
Per chi avesse scoperto il blog tour solo oggi, su Diario di Pensieri Persi, ecco l’elenco dei blog in cui andare a leggere cosa è accaduto “nelle puntate precedenti”:
Anteprima: Le Mele del Silenzio http://lemeledelsilenzio.blogspot.com/2012/01/antarctica-blog-tour.html
Prima Tappa: Mario de Martino OWS http://www.mariodemartino.com/2012/01/antarctica-blog-tour-tappa-1.html
Seconda Tappa: News Libri
http://newslibri.blogspot.com/2012/02/blog-tour-antarctica-seconda-tappa.html
Terza Tappa: Living for
books http://www.livingforbooks.com/2012/02/antarctica-blog-tourtappa-3-gli-ufo.html
Quarta Tappa: Sognando Leggendo http://sognandoleggendo.net/blog/?p=16670 Quinta tappa: Sangue d’Inchiostro http://sanguedinchiostro.blogspot.com/2012/02/blog-tour-quinta-tappa-antarctica-mario.html
La prossima tappa dell'Antarctica Blog Tour avrà luogo domenica 11 marzo 2012 sul blog Il Diario della Fenice (http://diariodellafenice.blogspot.com). Non mancate!
L’Autore... si presenta: Sono nato a Torre del Greco il 30 marzo 1993. Scrivo storie da quando, affascinato dalla sigla de La signora in Giallo, acquistai una vecchia macchina per scrivere in un mercatino delle pulci. All'età di undici anni scrissi un raccontino ispirato alla tragedia del Titanic e da allora capii che la scrittura doveva essere il mio mondo. Ho pubblicato sei libri e partecipato a numerose antologie (molte delle quali approderanno nelle librerie nel corso del 2012). Conseguita la maturità scientifica, mi sono iscritto alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Mi piace leggere, disegnare, e dilettarmi nella sceneggiatura cinematografica. Adoro Stephen King, J.K. Rowling, Nick Hornby e la narrativa per ragazzi. Ho recitato a livello amatoriale in una compagnia teatrale (Neapolis, presso il teatro Skené di Portici) e imparato ad apprezzare le pietre miliari del teatro napoletano, dal genio di Scarpetta a quello di De Filippo. Detesto l'ipocrisia, le lenticchie e gli spinaci.
Il sito dell'autore: www.mariodemartino.com La fanpage dell'autore: http://www.facebook.com/pages/Mario-De-Martino/42968845987 La fanpage di Antarctica: http://www.facebook.com/Antarctica.Romanzo La fanpage de I Figli di Atlantide:http://www.facebook.com/ifiglidiatlantide





