Magazine Cultura

Antenati del computer: I bastoncini di Nepero

Da Maestrarosalba
John Napier, meglio noto come Nepero, è stato un matematico, astronomo e fisico scozzese. Diventò famoso per l'introduzione del logaritmo naturale, dei bastoncini (o ossi) di Nepero, per aver sostenuto l'uso delle frazioni decimali e del punto come separatore decimale. Egli non si occupava di matematica per professione, in realtà era un ricco proprietario terriero di nobile famiglia che a quanto si racconta era assai abile nell'amministrare le sue proprietà.
Si hanno poche notizie sulla sua vita al punto da non poter affermare con sicurezza in quale università studiò. Ciò che è interessante ricordare, anche ai bambini di oggi, è l'invenzione di uno strumento di calcolo, chiamato appunto "bastoncini di Nepero".  Questi strumenti sono considerati, insieme ad altre invenzioni analoghe, moderni antenati del computer, per via del fatto che utilizzano un sistema di calcolo.  I bastoncini, chiamati anche virgulae numeratrices, sono costituiti da 10 moduli verticali nei quali vengono riportate le tabelline dei numeri da 0 a 9. Ogni risultato viene scritto in un quadrato diviso a metà dalla diagonale principale; si scrive una sola cifra per ogni parte, una per le unità e una per le decine. Questi sono i bastoncini mobili, perchè come si vedrà possono essere spostati per fare le operazioni. Oltre a questi “bastoncini” se ne prepara un altro che che è fisso, esso è costituito dalla sequenza di cifre da 1 a 9. Come si può vedere sotto, messi in questa posizione i bastoncini formano una normale tavola pitagorica:
Antenati del computer: I bastoncini di Nepero  Ipotizziamo di moltiplicare 6 x 247. Lasciamo il regolo fisso da una parte e preleviamo solo i bastoncini 2, 4 e 7, affiancandoli come sotto: Antenati del computer: I bastoncini di Nepero Per ogni fila abbiamo ottenuto il risultato corrispondente. Le cifre della combinazione devono venire considerate in diagonale e quelle della stessa diagonale vanno sommate. Nel nostro esempio, l'uno rimane solo, i due si sommano in quanto appartenenti alla stessa diagonale, i quattro si sommano per lo stesso motivo, il due rimane solo perchè è nella quarta diagonale, si otterrà il numero 1482, che infatti è il risultato di 6 per 247. Antenati del computer: I bastoncini di Nepero Da non dimenticare il calcolo del riporto come si può osservare sotto, prendiamo ancora il bastoncino fisso e l'8, il 5 e il 9 di quelli mobili, affiancandoli, moltiplichiamo per 7: Antenati del computer: I bastoncini di Nepero Come nelle normali operazioni si tiene a mente il riporto sommandolo alle cifre successive: in pratica partendo dal 3, 5+6 fanno 11, si scrive l'1 si riporta uno, si aggiunge a 6+3 che dà 10, si scrive lo 0 e si aggiunge l'uno al cinque che è solo nella diagonale. Naturalmente con i bastoncini di Nepero è possibile eseguire anche le divisioni e negli anni numerose altre varianti hanno consentito di perfino di estrarre le radici quadrate. 
E' un interessante strumento che è semplice realizzare anche a scuola, che seppure non facilitando il calcolo può tornare utile nel far cogliere le numerose relazioni fra i numeri e a conoscere la storia delle invenzioni degli strumenti di calcolo.
Nepero non ritenne di aver inventanto qualcosa di nuovo, in quanto aveva rielaborato uno strumento preesistente chiamato Gelosia, che si sviluppò probabilmente in India e si diffuse nel medioevo in Arabia, Persia, Cina, venne introdotto in Italia nel 1300 e prese il nome dalle griglie delle finestre a cui graficamente assomigliava. Anticamente la finestra era infatti chiamata gelosia. Gli ossi di Nepero vennero conosciuti solamente nel 1617, anno della sua morte, attraverso la pubblicazione di  un piccolo volume dal titolo Rabdologia, fu così che da quel momento e nel giro di pochi anni l'uso dei bastoncini,  si diffuse in Europa e fino alla Cina. Antenati del computer: I bastoncini di Nepero
Fonti: Wikipedia, Storia dell'Informatica.
© Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog