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Anteprima del nuovo libro di connie funari “angeli ribelli”

Creato il 26 febbraio 2014 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

ANGELI RIBELLI di Connie Furnari (GDS EDITRICE) - 

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TRAMA

Inghilterra 1894, epoca vittoriana. Emily è una fragile fanciulla aristocratica di diciotto anni che vive a Southampton, profondamente segnata dall’assassinio della madre avvenuto molti anni prima sul ponte di Tower Bridge, nella capitale inglese.

La ragazza giunge a Londra con il padre, un facoltoso medico, per far visita alla vecchia zia Christine e comunicarle l’imminente matrimonio con Oliver, rampollo di buona famiglia, che li accompagna. Il giorno del loro arrivo, Emily apprende sgomenta che l’assassino della madre è ancora a Londra e continua a uccidere indisturbato ogni donna che osa avventurarsi di notte sul Tower Bridge, in modo inspiegabile e occulto.

Ricercato da Scotland Yard e dal giovane ispettore Albert Thompson, il quale sembra avere un conto in sospeso con lui, l’assassino si rivela: è un ragazzo dalla bellezza angelica, di nome Victor, un essere sovrannaturale dalle fruscianti ali di corvo, capace di dominare le tempeste e di mutare aspetto in animale, per sfuggire agli occhi dei mortali.

L’angelo infernale lega a sé Emily, trascinandola dentro un’incontrollabile spirale di sangue, tentazione e immorali segreti, svegliandola nel corpo e nell’anima, e tramutandola inconsapevolmente in un essere molto più perverso di quanto sia mai stato lui.

STRALCIO DEL LIBRO:

Il Tower Bridge aspettava ottenebrato dalla nebbia, la luna cresceva nel cielo stipato di nubi. Nulla avrebbe potuto fermare il corso degli eventi, la fine sarebbe giunta silenziosamente, nella notte.

Nella camera buia che lo nascondeva, Victor presagiva lo sfogo animale che si sarebbe scatenato; le pupille erano diventate verticali, segno che la fame lo stava divorando e le ali d’ebano fremevano agitate.

Avrebbe dovuto uccidere ancora.

La ragazza lo ignorava. Non sapeva cosa lui in realtà fosse.

L’angelo premette i pugni sulle tempie mentre dal cuore del castello giungeva il rumore che più di ogni altro odiava sentire.

Il silenzioso scorrere delle lacrime.

Si pentì di averla portata laggiù e di non averla ammazzata subito, così da non ascoltare quel lamento straziante.

Cercò di tapparsi le orecchie, ma il pianto giunse amplificato, risalendo attraverso i muri e oltrepassando i mattoni di pietra.

Era un pianto di donna il suo Inferno, l’avrebbe udito finché fosse vissuto, finché avesse ricordato. E in quel dolore, non desiderò altro che un solo attimo di pace.

LA SIMBOLOGIA IN “ANGELI RIBELLI”:

La protagonista indiscussa del romanzo è la Londra Vittoriana: città gotica, silenziosa e oscura, perennemente avvolta dalla nebbia.

Londra è concepita come un universo a se stante, soggetta a regole sovrannaturali che i viaggiatori non riescono a comprendere. La città è spaccata in due: la società medio alto-borghese e i bassifondi, ma entrambe le parti vengono trascinate nel turbine di perversione e ribellione.

La rosa è il fiore che viene più volte citato, come simbolo di giovinezza effimera, delicato e per questo destinato a essere corrotto, a morire precocemente, al culmine della bellezza. I colori predominanti nel romanzo sono il bianco e l’oro (Emily) come simbolo di innocenza, e il rosso e il nero (Victor) simbolo di peccato, perdizione, Inferno.

Emily e Victor rappresentano le due facce dell’io: Yin e Yang, la luce e il buio, il bianco e il nero, la vita e la morte. Sono agli antipodi ma complementari, finché ognuno di loro non diventa l’opposto di ciò che crede di essere, invertendo il proprio significato nel contesto generale della storia.



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