Anteprima “Ho sognato il Re” di Abdellah Taia
Pubblicato da Francesca Rossi Giovane autore marocchino al suo terzo romanzo, vincitore del Prix De Flore 2010, Abdellah Taia si conferma una delle voci più innovative ed espressive del panorama letterario arabo. Nel romanzo Ho sognato il Re il tema principale è quello dell’amicizia sgretolata dall’invidia e dalle divisioni di classe. Può ancora accadere, soprattutto in quei luoghi in cui è fortissimo il divario tra ricchi e poveri, che la sete di possesso e la gelosia trasformino un sincero affetto in una guerra senza esclusione di colpiTitolo: Ho sognato il Re Autore: Abdellah Taia Casa editrice: Isbn Edizioni Traduzione: Stefano Valenti Pagine: 144 Data di Uscita: 1 marzo 2012 Prezzo: 16,90 euro Trama È il 1987. Sulla strada che collega Rabat e Salé, due adolescenti aspettano il passaggio del re Hassan II. Uno proviene da una famiglia ricca, l’altro è povero e vive con il padre, da quando la madre li ha abbandonati per inseguire il sogno di una vita libera. In occasione della visita ufficiale del Re, è l’amico ricco a essere scelto per dargli il benvenuto e baciare la sua nobile mano. Nonostante l’intensa amicizia – l’amore – che lega i due ragazzi, gelosia e invidia finiranno per trasformare il loro legame in una guerra spietata, destinata a concludersi nel sangue. Una vera e propria tragedia shakespeariana, ambientata in un Marocco profondamente diviso, da un autore coraggioso che affronta una nuova sfida politica con la forza della sua lingua intima e dolce.
E’ il Marocco degli anni Ottanta a fare da sfondo a questa amicizia tenera ma destinata a sfociare in un odio devastante. Sembra quasi che i due protagonisti siano destinati a farsi la guerra: uno è nato ricco e privilegiato e pertanto ha l’onore di accogliere il re in visita ufficiale. L’altro è povero e la vita si è già accanita su di lui. Eppure i romanzi, i film, la stessa realtà, ci hanno insegnato che l’amicizia vera non si basa sul denaro o sul potere, ma sulla tolleranza ed il rispetto reciproci. Dunque essa può nascere anche dove meno la si aspetta, magari tra due persone che provengono da mondi completamente diversi. Nulla di strano. Il problema è, semmai, quanto può durare questo “idillio”. Nel libro Ho sognato il Re la gelosia e l’invidia si insinuano subdolamente tra i due protagonisti, mettendoli uno contro l’altro. A nulla serve la ragione, la razionalità e il buon senso. I sentimenti cosi malvagi iniziano ad attecchire quasi senza che ci si renda conto della loro presenza; piccole fitte senza un vero motivo che diventano, lentamente, pesi insopportabili e cambiano profondamente chi li prova. La storia narrata da Taia è destinata a finire nel sangue, come una moderna tragedia di Shakespeare. Non c’è, dunque, nessun rimedio all’invidia? Si può solo sperare di non provarla mai e cercare di vivere bene con ciò che si ha, combattendo per sé e basta? La scrittura di Taia è incisiva ma nello stesso tempo delicata. Il periodo storico affrontato non è dei più semplici: gli anni Ottanta in Marocco, infatti, sono il periodo del lento ma inesorabile declino di Hassan II. Permangono, comunque, un sistema dittatoriale piuttosto rigido e una repressione politica attuata su vasta scala. Moltissime furono le persone uccise, esiliate o “scomparse” a causa delle loro idee. Il Paese uscirà da questo periodo, battezzato “anni di piombo” solo con le riforme attuate negli anni Novanta. Abdellah Taia, acclamato dalla critica, ha il compito di ricostruire un momento storico di forti divisioni e di incertezze, attraverso le lacerazioni morali e interiori dei due protagonisti e mettendo in contatto il macrocosmo storico del Marocco di allora con il microcosmo intimo dei personaggi. L’autore sarà in Italia per l’uscita del suo terzo libro, in occasione della III° Edizione del Festival de la Fiction Française. Le tappe del suo viaggio italiano sono: giovedi 1 marzo a Roma alla libreria Giufà alle ore 18.30; venerdi 2 marzo a Milano alla libreria Les Mots alle ore 19.00.
Biografia Abdellah Taia è nato nel 1973 in un quartiere popolare di Salé, in Marocco. Vive a Parigi, dove svolge un dottorato in lettere e lavora come giornalista e sceneggiatore. Ha seguito le vicende della Primavera Araba per diverse testate, tra cui Le Monde e Courrier international. Isbn Edizioni ha pubblicato i romanzi L’Esercito della Salvezza (2009) e Uscirò da questo mondo e dal tuo amore (2010)