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Anteprima: il discorso di capodanno di Silvio Berlusconi

Creato il 30 dicembre 2010 da Tnepd
Anteprima: il discorso di capodanno di Silvio Berlusconi Una fonte di cui non faccio il nome, mi ha fatto avere gli appunti del discorso che Mussoloni dovrebbe pronunciare a reti unificate la sera del 31 dicembre 2010, o a mezzogiorno del 1 gennaio 2011, non ho ben capito. La fonte e’ una persona di cui ho accertato identità e professione, si e’ rivolta a me assicurandomi la veridicità di quanto raccontato. Nonostante la portata dell’indiscrezione, chi mi ha spifferato la velina non pareva matto, anzi, apparentemente sembrava un tizio con tutti i venerdì a posto, uno di buona famiglia, discreta situazione economica, sufficiente proprietà di linguaggio, stringhe allacciate. In cambio dell’informazione non mi ha chiesto nulla, se non di liberarsi la coscienza e poi tornare da dov’era venuto. Perché si è rivolto a me e non è andato, che so, dai carabinieri? Gliel’ho chiesto e mi ha risposto che era in imbarazzo a giustificare come fosse venuto in possesso della notizia e temeva che la spiegazione potesse arrivare alle orecchie di sua madre. Per cui ha voluto vuotare il sacco con me facendosi assicurare che non avrei svelato il suo nome, ma mi sarei limitato a riferire le sue parole. Ecco il testo passatomi da Gola Profonda (ho dato giusto una ritoccatina alla punteggiatura):
Anteprima: il discorso di capodanno di Silvio Berlusconi “Concittadini, italiani, amici. Il 2010 non e’ stato un anno facile, economicamente, politicamente, umanamente. La situazione internazionale e’ critica, non voglio nascondervelo, anzi, ho deciso di approfittare dei consueti saluti di Capodanno per spiegarvi cosa sta succedendo. E’ necessario che siate disposti a rivedere molte delle certezze su cui fondate ogni giorno la vostra esistenza. Cio’ che sto per dirvi cambiera’ la vostra vita. E non come nel 1994, questa volta sul serio.
Quando ci sono dei problemi, siete soliti cercare i colpevoli all’interno del mondo politico, all’interno di quella che ormai e’ uso comune chiamare casta. Non cadete nell’errore di far coincidere quella casta soltanto col Popolo delle Liberta’. I giornali di sinistra vi vogliono convincere che l’Italia e’ divisa tra cattivi, ossia noi, e buoni, ossia loro. Non e’ cosi’. Non nego che questa casta esista; esiste, ma ci vanno messi dentro tutti. Tutti i parlamentari, nessuno escluso, da sinistra a destra, tutte le dirigenze politiche ed amministrative comprese le regioni, le province e i grandi comuni. La maggior parte di voi pensa che questa casta politica rappresenti il potere piu’ alto nel nostro Paese e per questo le indirizzate i vostri rimproveri. Sbagliate. Non e’ cosi’. E’ giusto ed e’ tempo che lo sappiate e voglio essere io il primo a dirvelo.
C’e’ un’altra casta, sopra di noi e molto piu’ potente di noi. Noi politici lavoriamo per loro. Io avrei voluto farne parte, fin da giovane. Le ho provate tutte, mi sono tesserato e pian piano ho scalato la montagna ma, proprio quando ero vicino alla vetta, divenne palese che il mio impero di cartone, fondato su bustarelle e debiti che non avrei mai potuto saldare, stava per crollare. Era la fine del ’91, o era gia’ il ’92. Ah... la memoria... l’eta’..! Ebbene, questa casta superiore e’ quella degli imprenditori, fondatori e beneficiari del sistema capitalistico. Nella categoria degli imprenditori rientrano la grande industria, il commercio internazionale e soprattutto, negli ultimi decenni, la finanza. Questa non e’ una casta italiana, e’ una casta internazionale, priva di confini. Il suo potere si fonda sull’amministrazione della circolazione del denaro e sul controllo delle caste politiche nazionali.
Informatevi. La casta delle grandi banche finanziarie e’ la vera proprietaria della Banca d’Italia e di tutte le altre banche nazionali europee, compresa la BCE, la Banca Centrale Europea. E’ la proprietaria della Federal Reserve americana, e’ la proprietaria di quasi tutte le banche del mondo, in verita’, anche di quelle private. Questa elite di finanzieri ed industriali internazionali tiene al guinzaglio le caste politiche di tutti i Paesi in cui controlla l’emissione di moneta. Il nostro debito pubblico lo dobbiamo tutto a loro, agli stessi che vengono puntualmente ‘salvati’ dai soldi pubblici. Non possiamo farci nulla, non possiamo stampare soldi come si faceva una volta, non possiamo reagire, altrimenti ci fanno collassare come la Grecia e l’Irlanda. Vi basti ricordare la guerriglia mediatica, sia in ambito pubblico che privato, che subii in prima persona per aver concluso proficui contratti di fornitura energetica con partners non graditi alla Commissione Trilaterale, la Russia dell’amico Vladimir Putin e la Libia del generale Gheddafi. Anteprima: il discorso di capodanno di Silvio Berlusconi Ho provato a comperare del gas, non mi lasciano fare neppure quello.
Desidero concedarmi da voi con un augurio ed un consiglio, affiche’ il nuovo anno sia migliore di quello passato. L’augurio e’ di trascorrere giorni sereni, di evitare i conflitti, gli attriti, di perdonare ed amare il vostro prossimo e di incontrare sul vostro cammino persone generose ed oneste. Il consiglio e’ piu’ breve. Dopo che ci saremo salutati – fatemi il favore – spegnete il televisore... e non riaccendetelo piu’.
Buon anno.
di TNEPD, Feltri, Belpietro e Gola Profonda

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