Anteprima “La Casa del Ragno” di Paul Bowles
Pubblicato da Francesca Rossi E’ stato definito il romanzo più riuscito di Paul Bowles, l’autore del celebre “Il Tè nel deserto”. Di sicuro “La Casa del Ragno” è di grande attualità, sia per quanto riguarda i temi sia per l’ambientazione. Ancora una volta, infatti, lo scrittore riesce a metterci davanti una realtà insidiosa, capace di disorientare e perdere, che ricorda da vicino le tumultuose vicende attraverso cui una parte di mondo sta passando proprio ora.
"Vivo giorno per giorno e mi lascio guidare solo dal desiderio": questa frase racchiude in sé l’essenza di un uomo, Paul Bowles, che modellò la sua esistenza sulla ricerca dell’avventura e dello scandalo. La sua fu una vita fatta di emozioni, di viaggi e priva di convenzioni, il cui primo punto fermo fu il successo guadagnato con il romanzo "Il Tè nel Deserto” (1949), da cui Bertolucci trasse, nel 1990, il film omonimo e altrettanto celebre. Bowles fu un uomo dotato di grande immaginazione, capace di creare storie che quasi si libravano sulle ali di un sogno ma, allo stesso tempo, fu anche una personalità decisa, convinto com’era di poter fare sempre di più e sempre meglio. Trovò la sua anima gemella in Jane Auer e fu sempre convinto che gli Stati Uniti, sua terra natale, fossero “l'emblema della maledetta civiltà occidentale". Nel romanzo “La Casa del Ragno” i temi principali sono proprio la diversità, il dialogo e le incomprensioni tra culture diverse. Da ciò ne deriva lo spaesamento, lo straniamento della persona che si ritrova a vivere in un ambiente che non è familiare e con deve imparare ad interagire. La vicenda è ambientata a Fez, in Marocco, nel 1954. Bowles visse molto tempo in questa nazione ed ebbe modo di conoscerne in modo approfondito la storia e la cultura. I fatti narrati si concentrano proprio in un momento di ribellione dei vari gruppi nazionalisti, di sangue, di lotta per il potere e per la libertà e indipendenza. Bowles fa muovere i suoi personaggi, dotati di grande carica espressiva, in un mondo coloniale ormai sulla via del tramonto, con uno stile elegante e deciso. L’atmosfera è a metà tra il sogno e la cruda realtà di un Paese che è solo apparentemente distante dal nostro e che il tempo e la Storia ha avvicinato ancora di più a noi, soprattutto negli ultimi anni. Un romanzo da non perdere per chi vuole respirare l’aria intrisa di polvere del deserto e ideali di libertà che non moriranno mai.
