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Anteprima "Un tipo americano" di Henry Roth

Creato il 11 aprile 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Mel Cari lettori,
eccoci pronti per l'arrivo in libreria del nuovo testo postumo di colui che dal Los Angeles Times è stato definito "il più grande romanziere ebreo-americano del 20esimo secolo": Henry Roth. I suoi ultimi scritti sono stati scoperti da un redattore del New Yorker, che si è accorto, a distanza di anni, dell'importanza letteraria di quelle pagine inedite. Un tipo americano, che uscirà il 12 aprile, è l'ultimo romanzo dello scrittore, frutto del lavoro dei suoi ultimi anni di vita. Il manoscritto è rimasto nell'oblio di un ufficio di redazione per oltre un decennio, per poi essere riscoperto, terminando, così, l'apporto letterario di Roth, cominciato nel 1934 con Chiamalo sonno.
Titolo: Un tipo americano
Autore: Henry Roth Traduzione: Laura Noulian
Editore: Garzanti Collana: Narratori moderni  Genere: Romanzo urbanistico
Data di pubblicazione: 12 aprile 2012
Prezzo: 18,60 €
Pagine: 304 Trama: Questo lavoro postumo del lodato Roth, assemblato da quasi 2000 pagine manoscritte dall'ex editor del New Yorker, Davidson, continua la storia dell'alter ego dell'autore, Ira Stigman. Siamo nel terribile 1938. Ira, uno scrittore ebreo, ha già pubblicato il suo primo romanzo di gran successo e sta lottando con la creazione del secondo, quando s'innamora di M, una pianista del Midwest, pur avendo Edith, mentore e amante, ad aspettarlo a New York, con il suo amore ossessivo. La ricerca di Ira per la sua ispirazione artistica - unita alla crisi sentimentale e al conflitto tra le sue radici ebraiche del ghetto e le comodità borghesi di Manhattan - richiede subito un cambiamento di scenario. Così, insieme a un maleducato e rozzo compagno di viaggio, fervente comunista, Ira va a Los Angeles, ma le cose si fanno complicate: l'unico suo contatto in città non vive più lì e il lavoro è difficile da trovare. Rivolgersi a Edith o M per chiedere aiuto potrebbe, però, compromettere il suo sforzo di stare per conto suo.
Un tipo americano è un ritratto dell'America del 1930 e la storia di uno scrittore alle prese con l'arte, l'amore e la ricerca della propria identità. Il romanzo di Roth non è solo, forse, l'ultima testimonianza di prima mano della Depressione, ma anche una dichiarazione universale sulla reinvenzione costante dell'identità americana e sulla trascendenza dell'amore.
L'autore Henry Roth (Tysmenitz, 8 febbraio 1906 - Albuquerque, 13 ottobre 1995), figlio di immigrati, crebbe nel ghetto dell’East Side di New York, poi a Brooklyn e a Harlem. Finiti gli studi universitari, fece vari mestieri e negli anni Trenta ebbe legami con la sinistra marxista. Chiamalo sonno fu il suo primo libro, pubblicato nel 1934. Diede una certa popolarità all'autore solo dopo la ripubblicazione e rivalutazione critica negli anni Sessanta, in cui è stato applaudito come un capolavoro trascurato dell'era della Grande Depressione e come un romanzo classico di immigrazione. All'inizio degli anni '40 Roth abbandonò la scrittura e si trasferì da New York al Maine e al Nuovo Messico. Successivamente lavorò anche come pompiere, operaio e insegnante, prima di andare in pensione e stabilirsi in un campo caravan ad Albuquerque. In un primo momento non accolse con favore il successo dovuto alla riscoperta di Chiamalo sonno, preferendo mantenere la sua privacy. Tuttavia, ricominciò a scrivere, inizialmente storie brevi. All'età di 73 anni si dedicò a un'opera narrativa in volumi, intitolata Alla mercé di una brutale corrente. Due di questi volumi ebbero pubblicazione definitiva e completa poco prima della sua morte (Una stella sul parco di monte Morris e Una roccia per tuffarsi nell'Hudson); altri due furono pubblicati postumi (Legàmi e Requiem per Harlem). Mentre Un tipo americano sembra essere l'ultimo step.


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