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Anteprima “Un uso qualunque di te” di Sara Rattaro

Creato il 14 marzo 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Simona Postiglione UNA STORIA CHE ESPLODE NELLA TESTA E NEL CUORE. UN’EMOZIONANTE CONFESSIONE FEMMINILE COSI’ AUTENTICA DA LACERARE IL CUORE.
Cari lettori,
cosa succede quando una donna molto complicata decide di costruire tutta la sua vita su una grande delusione? Ce lo racconta Sara Rattaro nel romanzo Un uso qualunque di te, in uscita il 14 marzo per Giunti Editore, collana A (adulti). Possiamo solo immaginare quali conseguenze porti con sé una scelta come questa, esiti difficili da spiegare e da far comprendere, spesso anche a se stessi. Una storia d’amore difficile che l’autrice si augura possa esplodere anche voi, come a lei, con grandissima forza e emozione. 
Anteprima “Un uso qualunque di te” di Sara Rattaro Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
Editore: Giunti Editore
Collana: A
Data di uscita: 14 marzo 2012
Pagine: 208
Prezzo: € 12,00
Genere: Narrativa italiana
Trama: Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.
Mi sono alzata lentamente, mi sentivo come se fossi fatta di plastica.
Qualcosa ha attirato la mia attenzione.
Era il tuo maglione.
L’ ho riconosciuto. Si avvicinava con te dentro.
Ti guardavo, camminavi in modo strano. Mi fissavi.
I tuoi occhi dentro i miei dal fondo del corridoio che stavi attraversando.
Lo spazio tra noi si riduceva velocemente.
Io sono rimasta immobile mentre tu hai sollevato le mani.
Le ho avvertite forti prima sulle spalle, poi sul collo.

E se accanto a quella donna complicata vive un uomo delizioso, un padre quasi perfetto, un marito amorevole che la ama nel modo più bello in cui si possa amare qualcuno, nonostante tutto e nonostante tutti? A volte non è abbastanza e la stessa consapevolezza risulta inaccettabile. I protagonisti, Carlo e Viola, comprenderanno l’importanza e la forza della loro relazione nel momento più crudele e tragico della loro vita. E se Carlo, da un lato, saprà dire un bellissimo io ti amo, dall’altra parte, Viola, saprà rispondere perdonami se non ti ho amato come avrei dovuto ma semplicemente a modo mio.
ESTRATTO:

Chissà se è questa la sensazione che si prova quando si viene attraversati da una lama. Chissà se puoi guardarti con distacco mentre sanguini perché qualcosa ti ha lacerato la carne. Ho ingoiato l’aria, dopo aver ascoltato la tua voce e compreso che questa volta non sarebbe stato facile spiegare perché non mi trovassi lì. Il telefono mi si è spento tra le mani. Perché non mi hai detto in quale ospedale? Ora cosa faccio? Mi sono messa qualcosa addosso e sono schizzata via come una ladra. Avevo tutto in mano, ogni piccola cosa che mi apparteneva la stavo portando via con me, insieme al senso di colpa e alla paura.Non è mai troppo tardi per guardarsi dentro.


Anteprima “Un uso qualunque di te” di Sara Rattaro L’AUTRICE
Sara Rattaro è nata nel 1975 a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra. Ha esordito con Sulla sedia sbagliata, edito da Morellini Editore. 


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