Magazine Cultura
Blu non è più un bambino cattivo. Ora è un uomo di quarant'anni. Lavora come portiere in un ospedale e vive ancora insieme alla madre in un paese dello Yorkshire. Un’esistenza ordinaria, all’apparenza un po’ monotona. Una vita molto diversa da quella che l’uomo conduce nel mondo virtuale. Blu ha un blog su un sito chiamato badguysrock, una community che ha fondato lui stesso, dedicata a tutte le persone cattive. Su internet dà sfogo ai suoi desideri più nascosti, confessa ossessioni di morte, racconta la sua infanzia, quella di un bambino pericolosamente affascinato dal male. Pensieri oscuri che girano intorno a una terribile fantasia, quella di uccidere sua madre. Una donna dura, con cui ha sempre avuto un rapporto carico di misteri. Ma cosa è vero e cosa non lo è? Qual è il confine tra realtà e mondo virtuale? Blu era veramente un bambino malvagio o semplicemente si inventava tutto? Forse l’inquietante Albertine, che condivide con Blu un agghiacciante segreto, lo sa. O forse no. Una cosa è certa: Blu non è quello che sembra. E mentre post dopo post le parole si fanno sempre più sinistre, la violenza cresce pericolosamente. C’è un solo modo per fermarla: scavare nel vero passato di Blu, un passato oscuro, un passato di rivalità e menzogne, il passato di un bambino incompreso, dotato di una sensibilità straordinaria. Fino a svelare il cuore malato di una famiglia profondamente disturbata. Solo così emergeranno le ragioni di un omicidio vecchio di vent'anni...
L'AUTRICE:
Di Joanne Harris Garzanti ha in catalogo tutti i libri: Chocolat; Vino, patate e mele rosse; Cinque quarti d’arancia; La spiaggia rubata; La donna alata; Profumi, giochi e cuori infranti; Il fante di cuore e la dama di picche; La scuola dei desideri; Le scarpe rosse; Il seme del male; oltre a La cucina di Joanne Harris e Al mercato con Joanne Harris, scritti con Fran Warde.
UNA SCONFINATA GIOVINEZZA di Pupi AvatiTrama:
Francesca, per gli amici Chicca, e Lino sono sposati da trent’anni. Non hanno avuto figli, forse anche per questo sono uniti da un sentimento inossidabile. Lui è giornalista sportivo, volto noto della televisione. Lei insegna all’università. Un giorno lui inizia ad avere problemi di memoria. Sarà l’inizio di una patologia grave, che lo ricondurrà verso l’infanzia, verso i suoi primi ricordi di bambino, i primi turbamenti d’adolescente. Chicca deciderà di accompagnarlo in questo viaggio, con tutto l’affetto e la tenerezza di cui è capace. Lino diventa per lei il figlio che non ha mai avuto. Finché un incidente non rovescerà tutte le prospettive: sarà Lino, ora, a voler salvare Chicca.
L'AUTORE:
Pupi Avati (Bologna, 1938), autore di più di 40 film, è uno dei maggiori cineasti italiani. Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, è anche scrittore di romanzi che sono spesso ispiratori delle sceneggiature dei film – o viceversa – come La via degli angeli (2000), I cavalieri che fecero l'impresa (2000), Ma quando arrivano le ragazze? (2005), La seconda notte di nozze (2006), Il papà di Giovanna (2008), Gli amici del Bar Margherita (Garzanti, 2009) e Il figlio più piccolo (Garzanti, 2010).
UNA BUGIA DI POCO CONTO di Janelle BrownTrama:Los Angeles, California. Un sole feroce splende in un cielo dall’azzurro fin troppo perfetto. L’aria è pesante e piena di elettricità. Nella sua splendida casa circondata dagli eucalipti e le bouganvillee, Claudia non sa che una tempesta sta per abbattersi su di lei. Oggi è il più bel giorno della sua esistenza, il coronamento di un sogno. Stretta nel suo vestito da sera di seta rosso, si sistema gli orecchini e dà un ultimo sguardo allo specchio. Una sala gremita dei critici più influenti del mondo del cinema l’attende per la prima proiezione del suo film, la sua opera prima. Accanto a lei c’è Jeremy, il marito, cantante e chitarrista di una band emergente e alla moda. Insieme sono la coppia ideale, magnifici e di successo. Il loro ingresso è trionfale. Ma proprio quando sembra che niente possa andare storto, il terremoto investe la loro vita, facendola crollare come un fragile castello di carte. Il film si rivela un flop, nessuno lo vuole distribuire perché troppo poco commerciale. La carriera di Claudia va a rotoli. Come se non bastasse la band di Jeremy si scioglie e lui confessa a sua moglie di essere molto, troppo indietro con le rate del mutuo. All’improvviso sono sul lastrico. E il loro matrimonio entra in crisi. Mentre Jeremy preferisce fare l’adolescente, chiudere gli occhi di fronte allo sfacelo e fuggire tra le braccia della sua eccentrica ex fidanzata pittrice, Claudia stringe i denti e si mette in trincea. È impaurita, piena di rabbia, sfiducia e delusione. Ma non abbandona la battaglia. Lei è l’unica che può far riemergere i loro sogni dalle macerie che li hanno sepolti. Rialzando la testa e reinventandosi da capo.
L'AUTRICE:
Giornalista, scrive per molte testate tra cui il The New York Times e il The Los Angeles Times e celebri settimanali come Vogue, Self e Wired. Vive a Los Angeles con il marito regista e il loro cane Guster. Dopo il successo di Una fragile perfezione, Janelle Brown si riconferma come il nuovo astro nascente del panorama letterario americano. A poche settimane dall’uscita, Una bugia di poco conto ha scatenato l’entusiasmo della critica, dei blog e di numerosissimi gruppi di lettura e ha acceso infuocate discussioni per l’attualità dei temi trattati.
IL COLORE DELLA PAURA di Gérard Roero de CortanzeTrama:
1859. La neve avvolge in una coltre silenziosa la piccola cittadina di Rumilly, nell’Alta Savoia. Due bambini corrono a perdifiato nel bianco sterminato. Per festeggiare il loro decimo compleanno hanno deciso di sfidare la proibizione paterna e intrufolarsi nella tenuta del Castello. In punta di piedi si avvicinano alla finestra e incollano il naso al vetro. Devono scoprire se quello che si racconta del padrone di casa è la realtà. E quello che vedono è ancora più sorprendente delle voci di paese. Il canarino rinchiuso nell’elegante gabbia dorata è davvero tutto blu, e dello stesso colore è il viso del suo padrone: Jean-Antoine Giobert che vive da sempre isolato in quell’edificio in rovina, circondato dai campi di Isatis Tintoria, una pianta che fornisce un particolarissimo colore blu. Unico superstite di una famiglia massacrata durante la rivoluzione, il ricco signorotto non ha che un’unica passione e ossessione: l’indaco. Lo studia e lo sperimenta in ogni sua sfumatura e gradazione, per poi venderlo a peso d’oro. Tutta la sua esistenza è dedicata alla ricerca del blu perfetto, puro, su cui scrive da anni un poderoso trattato e per il quale partecipa anche a bizzarri concorsi per la premiazione del colore più perfetto. Concorsi che vince uno dietro l’altro senza timore degli avversari. Ma nei giorni successivi a questi concorsi vengono scoperti efferati delitti che sono pericolosamente simili ai deliri onirici di cui Giobert è in preda ormai da molte notti. Per sfuggire al dubbio e scagionarsi, è costretto a intrecciare la ricerca del blu assoluto con quella dell’assassino in una spirale cupa e ipnotica.
Gérard de Cortanze ha scritto la sua opera più enigmatica, descrivendo con uno stile poetico e coinvolgente tutta la crudeltà del nostro essere interiore, fino nei meandri più nascosti e proibiti. Una vera e propria favola del male, acclamata da tutta la critica letteraria d’oltralpe e che ha conquistato il cuore dei librai.
L'AUTORE:
Gérard de Cortanze (Parigi 1948) discende da parte di madre dal celebre bandito napoletano Fra Diavolo, e per parte di padre dal marchese Roero di Cortanze. Pubblica alcune poesie a soli 18 anni. Compie studi letterari e collabora come direttore editoriale o di collana con vari editori francesi (Flammarion, Editions de la Différence, Belfond, Hachette littérature, Plon. E’ l’unico uomo ad aver diretto le Éditions des Femmes). Scrive poesie, pièce teatrali, sceneggiature cinematografiche, romanzi (tradotti in 15 lingue), biografie (Auster, Hemingway, Semprun) e collabora come critico letterario per «Libération», «Les Nouvelles littéraires«, «Le Monde» e «Le Nouvel Observateur». Ha all’attivo oltre 40 libri pubblicati, alcuni dedicati ai suoi antenati, molti dei quali sono stati viceré di Sardegna. Il suo motto di scrittore è: «insegnare qualcosa al lettore in modo piacevole».
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