Magazine Informazione regionale

Anthony Lobello, oriundo calabrese a Sochi

Creato il 13 febbraio 2014 da Makinsud

Nel calcio il fenomeno degli atleti oriundi che decidono di indossare la divisa italiana è ampiamente diffuso da anni: dai tempi di Josè Altafini agli esempi più recenti di Camoranesi, Thiago Motta, Amauri e Osvaldo. Anche negli altri sport, però, sta prendendo piede sempre di più tale tendenza. Alle Olimpiadi invernali di Sochi, che si svolgono proprio in questi giorni in Russia, con la maglia Azzurra gareggia un atleta di “sangue italiano” e, in particolare, calabrese. Si tratta di Anthony Lobello, di origini calabresi ma nato negli Stati Uniti d’America, a Tallahassee in Florida.

Anthony Lobello, 30 anni, è già alla seconda Olimpiade, avendo gareggiato nello short track 500 metri ai giochi invernali di Torino nel 2006: all’epoca, però, Anthony Lobello vestiva la divisa statunitense. Cosa è cambiato nel frattempo? Questioni di cuore: Antonhy Lobello si è fidanzato con Arianna Fontana – anche lei in gara a Sochi, qualificatasi per i quarti di finale del pattinaggio, disciplina short track 500 metri – e ha deciso il cambio di casacca e gareggiare per la nazionale della sua ragazza e dei suoi avi.

Anthony Lobello

La scelta di Antony Lobello di difendere i colori italiani, dunque, non è stata dettata da ragioni di convenienza sportiva, ma da fattori più profondi, legati alla sua volontà di scoprire le sue vere origini, perché si sente davvero italiano. Il suo “sentire” è iniziato qualche tempo fa quando Anthony Lobello e la sua fidanzata si sono recati a Catanzaro, capoluogo calabrese, dal quale gli avi di Antonhy Lobello erano partiti da emigranti alla volta degli Usa per inseguire il “sogno americano”. Sul suo blog personale Lobello racconta così quel “tuffo nel passato”: “Abbiamo lasciato Roma e volato verso sud. Ci siamo avventurati in Calabria per connettermi con il lato italiano della mia famiglia. Non aver mai incontrato un parente di solito capita quando sei giovane e li incontri per la prima volta. La verità è che mi sentivo come un ragazzino, sbarazzino e eccitato, non vedevo l’ora di vedere che cosa si nascondeva dietro al recinto del mio giardino”.

In quell’occasione, ad accoglierlo all’aeroporto di Lamezia Terme si presentò suo cugino Antonio,  con il calore che contraddistingue notoriamente le persone del Sud: il cugino gli fece da Cicerone in quel viaggio tanto speciale mostrandogli la casa originaria dei Lobello, antica di 150 anni. Il ricco pranzo che gli venne offerto è, poi, uno dei ricordi più nitidi nella mente di Anthony che, sempre attraverso il suo blog, afferma: “Non c’è bisogno di dire che non sono morto di fame a Catanzaro. Infatti, non mi sarei mai aspettato un cibo e una famiglia così prima di intraprendere questo viaggio. I miei cugini sono le persone più umili, generose e gentili con cui sia mai venuto a contatto. È solo alla grazia divina che ho avuto la fortuna di essere imparentato con persone così stupende”.

Anthony Lobello

Parole che lasciano trapelare un reale attaccamento all’Italia ed a ciò che contraddistingue i valori tipici  del nostro Paese e, in particolare, delle regioni del Sud. A conferma di questo giungono anche le parole della sua ragazza Arianna Fontana, che sottolinea lo stato d’animo di Anthony Lobello : “E’ contento, è qui da italiano e per lui è un po’ strano. Però non fa il tifo per gli Stati Uniti: quando entra in pista fa il suo lavoro, poi è ovvio che noi atleti ci diamo manforte e se uno merita dei complimenti glieli facciamo”. Manforte che, di certo, non mancherà neppure a Catanzaro, laddove la famiglia Lobello tifa e sostiene davanti alla Tv il suo lontano parente con la speranza di poterlo riaccogliere presto in Calabria con una medaglia al collo.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :