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Antica Osteria del Carugio

Da Osteriesenzainsegne

 

Sabato 1 Maggio, festa dei lavoratori. A casa dal lavoro e con tanta voglia di mare, ci spingiamo alla volta della Liguria per visitare le belle coste e i bei paesaggi offerti da questa regione. Arriviamo a Portovenere moderna località turistica tanto celebrata anche dai grandi del passato, il cui parco è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. A pranzo decidiamo di mangiare in una vecchia osteria che si trova nella piccola via che parte da San Pietro e si snoda parallela al lungomare: L'Antica Osteria del Carugio, fondata nel lontano 1890 da Traverso Lorenzo che ha continuato di generazione in generazione per più di un secolo ad offrire ottimi piatti semplici e della tradizione.

A quelli che giungono dal mare appare nel lido il porto di Venere e qui - nei colli che ammanta l’ulivo è fama che anche Minerva scordasse per tanta dolcezza Atene - sua patria..

Petrarca

Il locale è molto piccolo e arredato con grandi tavoli di legno massello, panche massicce e lampadari in ferro battuto che non possono non ricordare le antiche atmosfere marinare. Alle pareti foto di famiglia raccontano la storia di tre generazioni che hanno saputo tramandare con impegno e passione la cucina ligure. Ora la gestione è in mano a Dino Clerici, al figlio Antonio e alla moglie Maria. Le due sale (una chiamate sala delle ceramiche perché ha esposte sulle pareti artistiche ceramiche di Faenza fatte fabbricare dallo stesso Dino) possono contenere circa una trentina di persone. Non è possibile prenotare e il menù alla carta è sempre lo stesso. Ci si siede al tavolo con altri commensali a seconda dei posti disponibili e se pieno si deve attendere il proprio turno all’esterno, magari consultando il menù e decidendo le pietanze da ordinare.

Il sevizio è velocissimo, l’oste, bonario e sbrigativo prende l’ordinazione, pronto a consigliare o descrivere meglio i piatti. Si possono gustare diversi piatti tipici, tra i quali: Mes-ciùa (tipica minestra spezzina con fagioli,ceci,grano), spaghetti al pesto, acciughe con aglio, origano e capperi condite con olio ligure, fagioli con tonno e cipolle, fagioli con salsicce, polpo e patate, polpo in insalata, cozze alla marinara, cozze ripiene, caprino con erbe, olio e pepe, pecorino vero. Tra i dolci fa capolino sul bancone il pandolce della Maria e tra i vini "Vini genuini delle cinque terre, fra i quali il prestigioso sciacchetrà".

Noi optiamo per assaggiare i piatti tradizionali: Mes-ciua (eravamo diffidenti ma ci siamo ricreduti) e spaghetti al pesto. Poi continuiamo con polipo e patate e muscoli ripieni (davvero speciali… mai sentiti prima). Ci alziamo sazi e divertiti dalla goliardia della famiglia e dall’allegria che si respira in questo posto.

Sulla soglia un vecchio detto del proprietario cita "All’osteria del Carugio c’è l’imbroglio senza indugio" ma noi pensiamo che di imbrogli non ce ne siano davvero stati… anzi!

Primi Spaghetti al pesto Mes-ciùa

Secondi Muscoli ripieni Acciughe con aglio, origano e capperi condite con olio ligure

Altro Acqua,Vino,Caffe,Grappa

Prezzo a persona circa 20.00 € - 25.00 €

 

Antica Osteria del Carugio
via Capellini, 66 Portovenere (SP)
tel.0187 790617
chiuso: giovedì
orario: mezzogiorno e sera
http://www.anticaosteriadelcarugio.com/

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