Tutto è cominciato quando in una delle nostre tante incursioni nei mercatini dell’Antiquariato ho acquistato 6 piatti di vetro a forma di pesce decisamente vintage: intatti, datati anni Cinquanta, irresistibili.
Aspettavo solo l’occasione per utilizzarli e l’occasione è arrivata qualche sera fa.
Mi sono serviti per l’antipasto, che era costituito da un cucchiaino di salsa di granchio, una ciotolina di passata tiepida di ceci con i gamberi e una cupoletta di salmone affumicato ripiena di insalata di avocado.
Due sono ricette che ho postato già in altre occasioni, quest’ultima in particolare, che avevo pubblicato il 31 maggio scorso, è stata uno dei miei primissimi post.
Questa è dunque la ricetta della cupoletta di salmone (che propongo in occasione di cene a cui tengo particolarmente e che ho servito anche a Natale) che trovate già nel blog, ma che oggi vi ricordo, così se volete offrire “Un antipasto veramente chic” non dovete andare troppo indietro a cercarlo.
“Per ottenere questo spettacolare risultato, per ogni commensale si adagiano in una coppetta da macedonia una o due fettine sottili di salmone affumicato leggermente sormontate e debordanti e si riempiono con cubetti di avocado conditi con olio e limone, miscelati con dell’altro salmone affumicato a striscioline, della robiola o mascarpone o Philadelphia, pepe nero e qualche cucchiaiata di maionese. Si richiudono i lembi di salmone lasciato debordare e, dopo una sosta in frigo di qualche ora, si capovolgono sui piatti individuali decorando con fettine di avocado e foglie di insalata.”
Questa la ricetta originale postata a suo tempo. L’altra sera ho ne realizzato una versione più ridotta perché gli assaggi erano tre, quindi è bastato uno stampino da muffin a testa.
La sequenza in cui ho suggerito di mangiare questi antipastini è stato il senso antiorario: per primo il cucchiaino di salsa di granchio, profumata di sedano, poi la passatina di ceci da raccogliere col cucchiaino appena vuotato in un solo boccone e infine la cupoletta di salmone, molto fresca, che ha preparato il palato ai tagliolini al nero di seppia che sono venuti dopo.
Lo so, sarebbe piaciuto anche a voi essere miei ospiti… ma vi dirò francamente che la coda è già lunghissima!
Archiviato in:Antipasti