Antitrust sanziona Zuegg ed Hero per confetture 'senza zucchero'
Confettura senza zuccheri, o senza zuccheri aggiunti, o addirittura dietetica, per chi voglia un’alimentazione equilibrata, naturale e gustosa, all’insegna del benessere e della leggerezza. Insomma: la quadratura del cerchio. Ma la promessa è difficile da mantenere e gli slogan con cui sono stati presentati i prodotti sono ingannevoli: per questo l’Antitrust ha sanzionato per pratiche commerciali scorrette Zuegg ed Hero per i messaggi promozionali coi quali sono stati presentate preparazioni a base di frutta – in sostanza, delle confetture.
Le due multe sono, rispettivamente, di 100 mila euro per Zuegg Spa e di 200 mila euro per Hero S.p.A. La considerazione da cui parte l’Antitrust è la seguente: “I claim nutrizionali che vengono apposti sugli alimenti hanno una grande rilevanza commerciale e possono fortemente orientare le scelte di acquisto dei consumatori. Per questa ragione, devono essere veritieri, corrispondere ad un effetto nutrizionale o fisiologico benefico e scientificamente dimostrato, complete ed idonee ad essere percepite immediatamente dai consumatori senza indebite ambiguità od omissioni ed, infine, non suggerire abitudini alimentari sbagliate”.
Nel procedimento verso Zuegg, viene contestata la modalità d’uso, per una linea di preparati a base di frutta – prodotti a base di uno specifico frutto (albicocche, pesche, ciliegie, fragole, arance e frutti di bosco) con aggiunta di succo concentrato d’uva e succo di limone, gelificato con pectina di frutta: per l’azienda non sono confetture, ma per l’Antitrust sì – della dicitura “Senza zuccheri aggiunti” apposta sulle etichette dei vasetti delle confezioni nonché della dicitura “Senza zucchero” utilizzata per la promozione degli stessi sul sito web come pure attraverso campagne stampa. In particolare, la scritta “Senza zuccheri aggiunti” sull’etichetta è realizzata, per quanto riguarda il termine “aggiunti”, attraverso caratteri di dimensioni inferiori rispetto alla restante parte di dicitura.
I claim “Senza Zucchero” e “Senza Zuccheri Aggiunti” sono stati usati nei preparati a base di frutta, argomenta l’Antitrust nel bollettino pubblicato ieri, di fatto con l’intento di “suggerire il consumo dei prodotti a tutti quei consumatori che hanno una specifica preferenza per prodotti a ridotto contenuto di zuccheri, creando l’impressione che si tratti di prodotti che per la loro particolare composizione siano privi di zucchero o di zuccheri aggiunti, quindi potenzialmente dotati di particolare attrattività nutrizionale perché più naturali, più leggeri, meno calorici e quindi, più in generale, adatti per il “benessere”.
Le risultanze istruttorie – argomenta l’Antitrust – “hanno invero dimostrato che tali diciture non sono veritiere, sono espressamente in contrasto con la normativa specifica e quindi risultano ingannevoli in merito alle caratteristiche dei prodotti in questione e ai risultati che si possono attendere dal loro consumo”.
Non è vero che si tratta di prodotti senza zucchero, spiega l’Antitrust, perché “è possibile apporre tale dicitura solo su prodotti che non contengono più di 0,5 g. di zuccheri per 100 g o 100 ml, mentre il contenuto zuccherino dei preparati alla frutta in questione è di gran lunga superiore, pari a 33-38 grammi per 100 grammi di prodotto, ovvero un valore per il quale non è possibile utilizzare alcuna indicazione nutrizionale sul quantitativo di zuccheri”.
Anche la modalità di rappresentazione della dicitura “Senza zuccheri aggiunti” appare ingannevole, perché la parola “aggiunti” è scritta in caratteri più piccoli. Ancora: “non vi è dubbio che il succo d’uva concentrato venga utilizzato nel prodotto per le sue proprietà dolcificanti”, spiega l’Antitrust, e “non può essere accolta la tesi di parte volta a ritenere che il prodotto in questione non sia una confettura”.
Insomma: i messaggi sono ingannevoli perché possono indurre in errore i consumatori in merito al contenuto zuccherino del preparato a base di frutta. Da qui la sanzione di 100 mila euro per Zuegg.
Argomentazioni analoghe portano alla sanzione verso i prodotti Hero Diet Senza Zucchero Aggiunto. In questo caso, viene contestata la modalità di utilizzo, per una linea di confetture a ridotto contenuto calorico, dell’indicazione nutrizionale “Senza zucchero aggiunto” e della dicitura “Diet” apposte dal professionista sull’etichetta dei vasetti del prodotto, nonché sulle capsule di chiusura. Le stesse indicazioni sono presenti sul web e nelle campagne stampa.
Con tali indicazioni, spiega l’Antitrust, si intende suggerire “il consumo dei prodotti a tutti quei consumatori che hanno una specifica preferenza per prodotti a ridotto contenuto di zuccheri, creando l’impressione che si tratti di prodotti che per la loro particolare composizione siano privi di zucchero nonché di zucchero aggiunto, quindi potenzialmente dotati di particolare attrattività nutrizionale perché più leggeri, meno calorici nonché dietetici”.
Invece, prosegue l’Autorità, “le risultanze istruttorie hanno invero dimostrato che tali diciture sono ingannevoli e non veritiere”. Intanto, il prodotto contiene circa 5 grammi di zuccheri per 100 grammi di confettura, quindi ovvero un valore per il quale non è consentito apporre l’indicazione ”senza zuccheri” (o “senza zucchero”), ma la diversa dicitura “A ridotto contenuto di zuccheri”.
In secondo luogo, la scritta Diet, messa con grande evidenza grafica, “risulta in contrasto con il divieto espresso di utilizzo del termine “dietetico” per un prodotto di uso comune, quali le confetture in questione – argomenta l’Antitrust – Il prodotto non risulta, dalla documentazione agli atti, appartenere alla categoria di prodotti destinati ad un’alimentazione particolare, e quindi essere stato oggetto di notifica, per potersi fregiare in etichetta della denominazione “dietetico”, al Ministero della Salute”. Da qui la sanzione ad Hero SpA di 200 mila euro.