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Antonello Venditti e la polemica sull'inno della Roma

Creato il 04 luglio 2013 da Mysterics
Antonello Venditti e la polemica sull'inno della Roma Antonello Venditti da una sua frase gettata lì per caso, più per provocazione che per altro, ha scatenato il putiferio in rete. Romano e Romanista de Roma, il cantante non soddisfatto delle ultime stagioni della sua magggica ha lanciato la bomba. Ha chiesto alla società americana che ha rilevato il club giallorosso di cambiare l’inno della squadra in quanto la sua "Roma Roma Roma" non si identifica più nelle scelte dirigenziali. Durante un’intervista radiofonica infatti Venditti ha osato dire "L'inno della Roma mi piacerebbe se lo togliessero, perché non lo trovo più identificativo della Roma che conoscevo io. L'inno è nei nostri cuori e non esiste solo allo stadio. Se la Roma non vorrà utilizzare più le mie canzoni, allora resteranno nel cuore delle persone. Non ci sono problemi per me. Ogni volta che parlo della Roma il giorno dopo mi dicono che creo nocumento e quindi non voglio creare questo tipo di situazioni. Sarebbe carino se si potesse essere più partecipi di questa Roma. La Roma si regge sul suo nome e tu non puoi presentarti da Papa Francesco con la maglia dei Boston Celtics. Non si riesce a dare il valore giusto a questa parola, a questa città." E sbarabarabam! Apriti cielo! Non toccate agli italiani il calcio che scoppia la terza guerra mondiale. Tanto si sono lamentati i tifosi che il cantante ha dovuto spiegare meglio il senso della sua frase: "Cari romani, romane, romanisti e romaniste di tutto il mondo, voglio rassicurarvi sulle mie parole e sul mio pensiero rispetto agli inni per la nostra amata Roma. La mia voleva essere una forte provocazione per spronare il presidente ed i dirigenti a riportare l'AS Roma alla nostra cultura, rendendola più simile nei contenuti e nei risultati alla nostra grande storia di tifo calcistico, di sportivitá e di amore. Sempre orgoglioso di essere con voi, uno di voi...per sempre! Gli Inni sono nel cuore e non appartengono più all'autore, ma ad ognuno di noi."
Questo però non è bastato a placare gli animi ed è stato un minestrone di nomi presi di mira, da Baldini ad Andreazzoli, per le due ultime stagioni a dir poco fallimentari. C’è chi ha anche proposto a James Pallotta, nuovo patron post famiglia Sensi, un inno alternativo di Lando Fiorini "Roma stasera" e chi gli dice di mollare i diritti sulla canzone, SIAE coraggio! Per fortuna c’è anche chi lo difende e dice che lui è stato solo ambasciatore di un sentimento generale che pervade un pò tutti in questo momento, stanchi di essere eterni secondi. Insomma, dopo aver creato una gran caciara, non venendone a capo, il cantante romano de roma ha deciso di chiudere in malo modo la diatriba e sarà andato ad occuparsi di cose ben più importanti, chiosando: "Vedo purtroppo che é impossibile parlare della Roma in maniera pura e sincera e molti di voi pensano chissá a quale affare e malaffare ci sia sotto, vi comunico che vi lascio alle vostre dietrologie e alle vostre guerre personali. Chi vuole capire capisca. Io sono Antonello, non ho nessun padrone e soprattutto nessuna paura di esprimere le mie idee. Dico solo Grazie e Forza Roma."
Ecco forse è meglio! E a sto punto che anche l’inno lo mettano in inglese e iscrivano la società al campionato americano. Io suggerisco quella dei Morcheeba "Rome Wasn’t Built In a Day". Appunto e mi sa manco in due anni visti i recenti disastri


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