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Antonio Agazzi attacca: la sindachessa Bonaldi coordini le forze per fermare il declino di Crema

Creato il 28 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Conferenza-stampa di Servire il cittadino (Antonio Agazzi) e Solo cose buone per Crema (Paolo Patrini, Tino Arpini e Selene Garraffo sul tema del rischio di accorpamento-smobilitazione di alcuni servizi essenziali per Crema e per il Cremasco: Tribunale e Procura della Repubblica, Azienda Ospedaliera, Presidio fisico della Stazione F.S.. – Mio contributo, in termini generali e più specificatamente sui temi della mobilita’ e dei collegamenti da adeguare.

PREMESSA:

La nostra lettura della situazione di Crema e del Suo territorio è una lettura preoccupata: ci pare ormai evidente che il rischio in atto sia quello di un consistente arretramento della quantità e della qualità dei servizi di cui la nostra comunità ha beneficiato sino a oggi, una destrutturazione di ciò che è stato costruito da chi ci ha preceduto, a livello politico-amministrativo, nel corso dei decenni.

Occorre evitare l’immobilismo e la rassegnazione. Abbiamo bisogno di fare massa critica, ponendo in essere strategie e relazioni finalizzate a fermare il declino di Crema e del Cremasco.

In campagna elettorale e nel proprio programma l’attuale Sindaco ha insistito sulla necessità per Crema di riprendere un ruolo di guida del territorio; ebbene urge passare, ora, dalle parole ai fatti, anche perché si è Capo Comprensorio non per investitura divina ma solo in virtù di servizi che si mettono in campo anche a beneficio dei Comuni del Circondario.

Il Sindaco Bonaldi e la Sua Amministrazione si coordinino su tali temi con i Sindaci del Cremasco e facciano valere i diritti dei nostri concittadini, visto che saranno Loro a pagare, in termini di costi e disagi, eventuali servizi accorpati a Cremona o dimezzati.

Chi se non il Sindaco di Crema deve convocare e mettere attorno a un tavolo Parlamentari e Consiglieri Regionali, espressione del territorio, pressandoLi al fine di arrestare tale depauperamento?

Costoro sono stati eletti per tutelare i nostri interessi, non per migliorare il proprio tenore di vita!

Stazione F.S. di Crema, Mobilità e Trasporti:

Dal 31.12.2013 la nostra Stazione F.S. è priva di un presidio fisico garantito da personale in carne e ossa.

La tecnologia, infatti, non ci garantisce su tutti i fronti.

Per esempio, i clienti/utenti non abituali non hanno più la possibilità di chiedere e ottenere in loco informazioni; vi è, poi, la questione della sicurezza, meno garantita specie nelle prime ore del mattino (quando, in genere, si parte) e nelle ore serali e più tarde (in cui, solitamente, si rientra); strettamente connessi, i vandalismi e l’incuria.

Lo stato di abbandono si è palesato a tutti – anche ai passeggieri provenienti da Milano e ai tanti curiosi convenuti – in occasione della manifestazione su cui l’Amministrazione ha molto investito in termini di immagine: l’arrivo a Crema del treno a vapore.

Tutti ha visto l’erba alta tra i binari, l’indecorosa condizione in cui versano i servizi igienici.

Per i pendolari ciò rappresenta “il pane quotidiano”; il resto dei presenti ha preso consapevolezza del degrado in quella circostanza.

E’ un vero peccato, anche perché le varie Amministrazioni Comunali succedutesi a Crema hanno investito sullo snodo di Crema, rendendolo nei fatti fulcro di una mobilità intermodale.

In adiacenza è stato realizzato, notoriamente, un parcheggio di interscambio (alla “buca”), quindi per autobus e autovetture; la stessa Stazione è divenuta, con il Suo Piazzale, autostazione, capolinea degli autobus del servizio urbano ed extraurbano; all’interno della medesima ha trovato allocazione la Biglietteria di A.G.I. – Adda Trasporti.

Inoltre, si tratta di un comparto – quello circostante – in merito al quale sono all’attenzione del Comune, da tempo, varie progettualità, tese a recuperare e riqualificare l’area Nord-Est, superando la barriera ferroviaria adiacente di V.le Santa Maria.

Tale declassamento, nei fatti, – che si unisce alla “qualità” del viaggiare sulla tratta Cremona-Crema-Treviglio-Milano, fatta di incuria rispetto allo stato dei mezzi, ritardi, corse soppresse – merita uno sforzo importante dei rappresentanti territoriali in Regione e al Parlamento al fine di invertire la tendenza.

Così come lo meriterebbe – dopo lo sforzo encomiabile della Provincia di Cremona, circa il raddoppio in atto del proprio tratto di competenza della Paullese – il completamento del percorso successivo, fino a San Donato Milanese, con il superamento degli incroci a raso e degli impianti semaforici, la cui permanenza rischierebbe di vanificare gli effetti benefici sulla vita quotidiana dei pendolari dei lavori già eseguiti (Crema-Dovera) e di quelli in itinere (Dovera-Spino d’Adda).

Antonio Agazzi

Capo Gruppo Consiliare di “Servire il cittadino” in Comune a Crema

45.284814 9.845889

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