Il 18 Ottobre – Afferma in una nota il capogruppo di Servire il Cittadino Antonio Agazzi – si è tenuta, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la lezione di avvio del Corso di alta formazione per amministratori giudiziari dei beni confiscati, alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso.
Alcuni dati: la Lombardia è la terza Regione d’Italia per numero di Aziende confiscate alla criminalità organizzata (dopo la Sicilia e la Campania e prima di Calabria, Lazio e Puglia); i beni confiscati alla medesima hanno raggiunto una dimensione preoccupante: 80.000.000 di euro.
Vi è, ormai, una non trascurabile promiscuità tra impresa lecita e impresa criminale, in quanto la criminalità organizzata va dove ci sono i soldi e le scorciatoie finanziarie.
In conclusione: le mafie – specie finanziare – non sono più confinate al Sud, ma ormai stabilmente integrate nel tessuto economico del Nord Italia e Lombardo.
Crema e il Cremasco sono in Lombardia, non sono certo l’epicentro di tale fenomeno, ma episodi di cui la cronaca si è incaricata – nel recente passato – di dare conto dicono che non ne sono immuni.
Se il centro-sinistra consente, per esempio, a Nando Dalla Chiesa di dire queste cose (il 15 Novembre p.v. sarà tra i relatori a una tavola rotonda organizzata in Università Cattolica a Brescia sul tema ” ‘Ndrangheta in Lombardia: fenomenologia e sistemi di convivenza “), penso non accuserà il sottoscritto di fare allarmismo; semplicemente, per contrastare un fenomeno occorre non esorcizzarlo e assumerne, per tempo, consapevolezza.
Il 30 Ottobre – continua Agazzi – è stato presentato a Milano il Dossier Statistico Immigrazione 2012 di Caritas e Migrantes; ne emerge che la Lombardia si conferma prima Regione in Italia per presenza di stranieri, nel senso che un immigrato su quattro, arrivato in Italia, sceglie di risiedere in Lombardia.
Ritenere che un tale “carico” di accoglienza (ricordo, anche in riferimento a ciò, che Crema e il Cremasco sono in Lombardia) si traduca solo in dignitosa convivenza esente da problemi e non anche, in una certa misura, in presenza di conflitto, significa non voler guardare in faccia la realtà, sacrificare sull’altare della propia costruzione mentale in tema di società multietniche le criticità che molti nostri concittadini sperimentano nel Loro quotidiano.
Non è mia intenzione stabilire equazioni improprie (stranieri = criminalità); è, tuttavia, un dato di fatto che molti “delitti”, in senso tecnico, risultano essere commessi da stranieri, complice, forse, anche la fase recessiva, dal punto di vista economico, che costringe a vivere di espedienti.
Se anche i dati forniti dalla Prefettura di Cremona – mancanti ovviamente dell’ultimo trimestre 2012 – non delineano, allo stato attuale, incrementi di atti delittuosi, la percezione dell’insicurezza, da parte dei cittadini, è tutt’altro che priva di fondamento – aggiunge Agazzi – in certi condomini, ubicati anche in zone centrali di Crema, la massiccia presenza di stranieri rende la qualità della vita di molte famiglie cremasche – magari ormai minoritarie, in quei contesti – meno serena, giorno e notte; mi si segnalano anche sospetti giri di prostituzione e di spaccio.
Nelle statistiche entrano, ovviamente, i reati emersi e perseguiti; la percezione della non sicurezza appartiene anche a tutta una fascia di atti e condotte (Giardini Pubblici, Campo di Marte, zona Viale Repubblica, zona Velodromo, zona Via Ponte della Crema, zona Via Desti, zona Via Bramante…) che meritano un più stringente controllo del territorio.
Viene da chiedersi se, a fronte di tutto ciò, non si ritenga – da parte del Comune – di riprendere con slancio una battaglia – troppo presto accantonata – a favore della permanenza in attività di Tribunale e Procura della Repubblica di Crema: non solo perchè la giustizia di prossimità funziona meglio e gli accorpamenti rischiano di ingolfare e rendere meno efficiente un sistema, non solo perchè smobilitando Tribunale e Procura non è affatto scontato che sia nel tempo assicurata la permanenza di Commissariato, Arma dei Carabinieri, Agenzia delle Entrate…, ma anche perchè la tipologia dei procedimenti penali sul Cremasco – che risente della contiguità con l’interland milanese – è oggettivamente più complessa rispetto a ciò che viene trattato nel Capoluogo provinciale.
In conclusione, sono lieto di aver originato – con le mie richieste – un’occasione istituziona di attenzione in più al tema sicurezza in città di Crema; problematica che non è frutto di clamori mediatici, piuttosto di fatti e percezioni fondate.
Sostengo la richiesta del Consigliere Comunale On.le Alberto Torazzi di istituire una Commissione Consiliare temporanea ad hoc, per monitorare la situazione, approfondire i dati, audire le Autorità preposte alla tutela dei cittadini, indicare misure e strategie operative da porre in atto.
Antonio Agazzi
Capo Gruppo Consiliare a Crema di “Servire il cittadino”
45.284842 9.845956