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Antonio Conte e la ChampionsLeague: la volpe e l'uva.

Creato il 15 dicembre 2013 da Mauro @2tredici
Fase a gironi della ChampionsLeague 2013-2014. I rispettivi avversari di Milan e Juventus sostanzialmente si equivalgono: una squadra molto forte (Real Madrid per la Juventus, Barcellona per il Milan), due squadre abbordabili (Galatasaray e Copenhagen per la Juventus, Ajax e Celtic per il Milan). Anzi, considerando il censo delle squadre "abbordabili", il girone della Juventus appare anche più facile di quello del Milan ma lasciamo stare: per entrambe il secondo posto (e quindi il passaggio del turno) pare sicuro, almeno nei pronostici.Sappiamo come poi è andata: il Milan, sia pure a prezzo di epiche sofferenze (il catenaccio dall'Aldilà di Nereo Rocco ha sicuramente dato una mano a San Siro contro l'Ajax), ha passato il turno; la Juventus, sconfitta a Istanbul e giunta terza nel suo girone, non ce l'ha fatta, a beneficio del Galatasaray.Nella sventura (perchè tale è, calcisticamente ed economicamente parlando, il mancato superamento della fase a gironi della ChampionsLeague) si è distinto, ancora una volta, Antonio Conte, l'allenatore della Juventus.Per cominciare, dopo la sconfitta di Istanbul, facendo sfoggio delle consuete sportività e senso della misura, Conte, anzichè assumersi le proprie responsabilità, ha subito trovato un altro colpevole: le condizioni del campo. Il fango, secondo Conte (e non la tradizionale timidezza nelle competizioni europee della Juventus) ha fatto vincere il Galatasaray. Evidentemente, nei ragionamenti di Conte, in campo solo la Juventus ha giocato nel fango, il Galatasaray no. Saranno state le bizzarre correnti d'aria che soffiano sul Bosforo.....Ma fino a qui, va detto, siamo nella norma: in caso di sconfitta, tutti gli allenatori cercano, bene o male, di accampare scusanti o di trovare capri espiatori.Conte, tuttavia, ha voluto esagerare ed è andato oltre. Non soltanto ha attribuito al campo pesante la colpa per l'eliminazione della Juventus ma ha anche replicato la proverbiale favola della volpe e dell'uva.Dopo l'uscita dalla ChampionsLeague (e soltanto DOPO, non PRIMA) Conte si è infatti premurato di far sapere che, in fondo, non è accaduto nulla di fallimentare poichè il massimo trofeo calcistico continentale non era uno degli obiettivi della Juventus!! Ancora non è il momento, per la Juventus, di pensare alla ChampionLeague, ha rincarato Conte (sul punto, sarebbe interessante sapere ciò che ne pensano quei tifosi della Juventus che già vedevano la loro squadra in finale.....).Nulla di nuovo sotto il sole: questa storia l'ha già scritta Esopo nel VI secolo Avanti Cristo. Una volpe affamata cerca in tutti i modi di afferrare un magnifico grappolo d'uva. Dopo vani tentativi capisce che non riesce a prendere l'uva e quindi vi rinuncia. Tuttavia commenta indispettita: "tanto è ancora acerba".Fingere di non volere ciò che non si riesce a raggiungere: la volpe-Conte e l'uva-ChampionsLeague. Esopo aveva già capito tutto.

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