E noi che credevamo che PubliaEventi riuscisse a spazzare via la Oysteer di Claudio Bertoglio! Ma no! E’ il contrario! Claudio Bertoglio è riuscito a soffiare a PubliAeventi la gustosa organizzazione della serata inaugurato di “Cremona città europea dello Sport 2013″, svoltasi il 18 gennaio e narrata con un trionfale comunicato munipale il 19 gennaio, liberamente accessibile a ogni cittadino cliccando qui per accedere alla pagina del delizioso sito del Comune.
Cremonaoggi dà notizia oggi delle spese di quella serata in un articolo leggibile cliccando qui. Ma è Zanolli, eccolo, l’ineffabile Zanolli direttore cartaceo, che ha già accusato l’organizzazione della serata di “dilettantismo” rispondendo a un lettore che aveva esposto un paricolare, personale problema. Zanolli non ha mancato di cogliere il pretesto per criticare tutta l’organizzazione: “Dilettantismo” ecco il peccato originale di questa tremendo Bertoglio che è anche iscritto all’assoindustriali, da quando ci narrano. Ma si sa che PubliAeventi è anche la concessionaria di pubblicità dello stesso giornale cartaceo e che si è persa un’occasione per mettersi in evidenza e identificarsi con Cremona. O il Comune gliene ha negata l’opportunità. Cremonaoggi fa sapere a quanto ammontano i costi, senza parlare di PubliaEventi e del suo presidente Piva, lo stesso signore che pure si è avvalso dei servizi della Oysteer in quanto presidente di Cremonafiere. Stavolta qualche frizione c’è stata. Diventerà un melodramma questo sgarbo ai feudatari? Riecheggerà il mottetto: “Perri, tu mi tradisci”? Potremo lietamente rievocare i Madrigalisti Moderni di cui fece parte Ugo Tognazzi?
Per chi ha molta, ma veramente molta pazienza oltre che un gusto peculiare per assaporare le delizie dell’officio stampa del Comune, costretto a volte a un tour de force indefinito, potrà delibare il seguente comunicato municipale che nomina la Oysteer.
Al Teatro Ponchielli si è alzato il sipario su “Cremona città europea dello Sport 2013″
(Comunicato stampa del 19 Gen 2013)Uno spettacolo dove i protagonisti sono stati i piccoli e i grandi campioni che hanno fatto e fanno grande la nostra cittàCon la cerimonia inaugurale svoltasi nella serata di venerdì 18 gennaio al Teatro Ponchielli è iniziata la lunga avventura di “Cremona città europea dello Sport 2013″. E come ogni avventura che si rispetti, già dall’inizio non sono mancate le sorprese che hanno emozionato gli spettatori accorsi numerosi per vedere da vicino i loro piccoli e grandi beniamini dello sport.
La serata, organizzata da Oysteer – Eventi di comunicazione, è stata pensata dal regista Beppe Arena come un agile libro fatto di brevi racconti, accompagnati dalla proiezione di filmati, ognuno dedicato ai principali eventi che, già a partire dalle prossime settimane, animeranno Cremona.
La prima pagina di questo libro è l’ouverture musicale eseguita da Giacomo Invernizzi, docente di violino al Conservatorio di musica “L. Campiani” di Mantova, collocato sulla sinistra del palcoscenico, mentre sullo schermo centrale si susseguono le immagini che raccontano Cremona, i suoi monumenti, i suoi tesori artistici, i maestri liutai al lavoro nei loro laboratori, il Po che la lambisce e che ne ha segnato la storia. Suggestive riprese che hanno avuto il merito di fare riscoprire agli occhi di molti la bellezza di una realtà alla quale si è assuefatti dall’abitudine, tanto da farla apparire scontata.
Chiusa l’introduzione, il sindaco Oreste Perri, dapprima solo sul palco, saluta il pubblico e, con sincera emozione, spiega cosa significa per Cremona il riconoscimento di Città europea dello Sport e le motivazioni del traguardo raggiunto. Il suo è innanzitutto un omaggio ai tanti volontari che da sempre si spendono per fare crescere la passione sportiva nei giovani, una passione utile anche a superare le paure e ad affrontare la vita. E dallo sport, quello sano, praticato con rigore, conclude il sindaco, avrebbe molto da imparare anche la politica.
Lucilla Granata e Gianni Balzarini, volti noti del giornalismo sportivo italiano, entrambi cremonesi di origine, si affiancano quindi al sindaco iniziando a presentare i vari racconti. Ed è ecco la prima sorpresa: un filmato, curato da Cesare Beltrami, sulle più importanti gare disputate dall’atleta Oreste Perri. Al termine compare sul palco Antonio Rossi, grande canoista e campione olimpico, che con un abbraccio saluta il sindaco, suo grande amico, tenuto all’oscuro dell’arrivo del graditissimo ospite.
A seguire – sottolineata dall’esecuzione dell’inno nazionale sempre da parte del violinista Giacomo Invernizzi – la parte più istituzionale che vede protagonisti Marcello Ventura, consigliere comunale con delega allo Sport, Sergio Allegrini, delegato di ACES Europe – Federation for the Associations of the European Capitals and Cities of Sport, e di Filippo Grassia, assessore regionale allo Sport. Ventura dice che Cremona si è guadagnata il titolo di Città europea dello Sport per aver saputo nel tempo diffondere la pratica sportiva diversificandola, coinvolgendo le persone diversamente abili, il mondo della scuola, ed ora anche la terza età. Allegrini sottolinea che ACES intende privilegiare lo sport come stimolo a condurre una vita più sana, mentre l’assessore regionale Grassia, uno dei principali artefici del riconoscimento attribuito a Cremona, evidenzia che non esiste alcuna città in Lombardia dove gli iscritti ai numerosi centri sportivi sia pari a quasi la metà dei suoi abitanti e dove l’aspetto sociale sia così forte.
E per rappresentare l’eccellenza raggiunta dalla nostra città in ambito sportivo i conduttori chiamano sul palco l’ospite d’onore della serata, Gianluca Vialli. Rispondendo alle domande di Lucilla Granata e Gianni Balzarini, Vialli sorride e dice che, pur vivendo in una capitale cosmopolita come Londra, Cremona, dove è iniziata la brillante carriera che lo ha portato a militare in grandi squadre, è la sua vera patria: infatti, se talvolta fa fatica a sentirsi orgoglioso come italiano, non ha alcun tentennamento quando gli chiedono da quale città proviene, perché va fiero di Cremona, un piccolo ma prezioso gioiello, che solo chi vi è nato, ma ora ne è lontano, sa veramente apprezzare quando vi ritorna.
Il primo capitolo dell’ideale libro pensato dal regista è dedicato alla mostra “Moda è Sport”, che sarà ospitata negli spazi del Centro Culturale S. Maria della Pietà di piazza Giovanni XXII dal 12 febbraio al 31 marzo. Organizzata dalla Fondazione intitolato a Candido Cannavò, giornalista sportivo per tanti anni non solo direttore ma vera anima de “La Gazzetta dello Sport”, la mostra, come hanno spiegato nei loro interventi Elio Trifari e Pierluigi Torresani che se ne stanno occupando, è un’antologia degli eventi dell’Italia declinata al femminile partendo dal 1861: 70 pannelli, di cui 13 sulle pioniere, 16 sulle stelle dello sport italiano, 33 sulle discipline sportive. E ancora, 3 pannelli con le date fondamentali e 5 pannelli di letteratura sportiva. Grazie all’apporto di Maurizio Mondoni, la mostra, dopo aver esordito a Milano in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, presentata lo scorso anno al Festival della Versiliana di Marina di Pietrasanta, nella sua tappa in città sarà arricchita da un sezione tutta dedicata alle donne cremonesi che si sono distinte nello sport. Un omaggio dunque tutto al femminile, quel settore in ambito sportivo non è stato mai stato messo abbastanza in luce, mentre i riflettori erano sempre puntati sugli uomini, una discriminazione contro la quale Candido Cannavò ha condotto una delle sue tante battaglie.
Altro capitolo, altro appuntamento, questa volta dedicato all’automodellismo: al quartiere San Felice, nel miniautodromo Stradivari, dal 18 al 21 aprile, si terrà infatti il campionato europeo di questo sport che raduna molti appassionati e che a Cremona ha una largo seguito come testimonia Aldo Bufano, presidente del Gruppo Automdellismo Cremonese, mostrando due splendidi modelli di vetture sportive.
E poi di corsa, è proprio il caso dirlo, al capitolo successivo, con la 24 H di Mountain Bike “Città di Cremona” in programma al Parco al Po dal 27 al 28 aprile, protagonisti con tanto di bicicletta sul palco e in platea alcuni bikers. Stare in sella 24 ore di fila, come spiega Massimo Ansoldi, presidente dell’A.S.D. KulaMula, che organizza la manifestazione, richiede grande che non fanno certo difetto ai quasi 800 partecipanti attesi.
Tra un capitolo e l’altro, l’intermezzo dedicato ai testimonial di Cremona Città europea dello Sport 2013: Simone Raineri, campione di canottaggio che gareggia per le Fiamme Gialle, Michele Cremonesi, giocatore dell’U.S. Cremonese, Andrea Conti, capitano della Vanoli Basket, e Fausto Capellini, vice presidente di Baskin Cremona. Ai magnifici quattro, impegnati a raggiungere risultati sempre più ambiziosi, si aggiunge la quinta testimonial, Germana Cantarini, più volte campionessa mondiale ed europea di bocce.
A lei, donna dal “braccio d’acciaio” e dalla capacità di concentrazione davvero invidiabile, il consigliere comunale con delega allo Sport Marcello Ventura consegna il Premio Atleta Cremonese nel Mondo 2012, riconoscimento ufficiale che il Comune riserva ai cremonesi laureatisi campioni del mondo e campioni olimpici nelle varie discipline sportive.
E tanta concentrazione la dimostrano Arianna Pirovano (campionessa del mondo WUKO in carica nella specialità di KATA), Daniele Spremberg (campione del mondo WUKO nella specialità Appokumite), Federico Rizzardini, Davide Venturi e Manuel Rizzardini (componenti della squadra campione del mondo WUKO in carica nella specialità KATA). Sono loro ad introdurre la presentazione di un altro grande appuntamento, la Worl Cup Wuko di Karate che si terrà il 31 maggio, il 1° e 2 giugno al Palazzetto dello Sport (PalaRadi). Ad annunciarlo Luigi Aschedamini, presidente della Federazione Educativa Sportiva Karate e Discipline Associate, e Federico Balestreri della Shotokan Ryu Cavasport Cremona.
Molto applauditi le ragazze e i ragazzi dell’A.S.D. Gyminica che sotto lo sguardo vigile del loro direttore Daniele Tolomini, hanno dato prova di elegante abilità, muovendosi agilmente in uno spazio per loro inconsueto come quello di un teatro.
A Fausto Capellini, di nuovo sul palco, ma questa solo nella veste di vice presidente di Baskin Cremona, i conduttori della serata chiedono notizie di questa disciplina sportiva, nata proprio nella nostra città, e diffusasi poi in molte regioni italiane. Il baskin (abbreviazione di basket integrante) è un nuovo sport per tutti che si ispira al basket, ma ha caratteristiche particolari ed innovative. E’ stato pensato per permettere a persone sia normodotate che con varie disabilità di giocare nella stessa squadra (composta sia da maschi che da femmine). L’appuntamento è per venerdì 7 a domenica 9 giugno, alla Palestra Spettacolo, dove si terrà il campionato nazionale.
La serata scorre poi veloce con altri capitoli dedicati ad altrettanti eventi sportivi di assoluto rilievo, come la Triathlon Sprint European Cup, che si terrà nel centro cittadino l’8 e il 9 giugno. Il triathlon è uno sport che, da qualche anno a questa parte, come rileva Massimo Ghezzi, presidente del Triathlon Club Cremona Stradivari, a Cremona si è conquistato un posto di tutto rispetto portando la nostra città alla ribalta nazionale e conseguendo un successo davvero indiscusso, dimostrato dalla partecipazione di tantissimi atleti provenienti da ogni parte del mondo impegnati nelle gare che si svolgono periodicamente.
Ed ancora il centro cittadino, in particolare la monumentale piazza del Comune, trasformata per l’occasione in campo di gioco, sarà teatro, il 15 e 16 giugno, del calcio a 5 per atleti disabili per l’European Pepo Cup, presentata da Gianluca Rossi, animatore di queste gare nelle quali atleti affetti da varie disabilità riescono a trovare un momento di aggregazione, di integrazione, ma anche la voglia di mettersi in gioco e vincere.
Tra questi due capitoli un intermezzo a passi di danza. Sul palco le giovanissime ballerine Martina Mancini e Giuditta Gerevini, allieve delle scuola di arti performative Teatrodanza di Cremona, impegnate in “Violoncello” di Nacho Duato, su musica di J. S. Bach, coreografia presente nel repertorio delle principali compagnie di balletto e che richiede grande tecnica e forza espressiva.
Luci poi sul judo, disciplina che viene dall’Oriente e che a Cremona ha conosciuto in Giorgio Sozzi, applauditissimo nei fotogrammi apparsi sullo schermo, uno dei suoi migliori maestri. E dopo che gli allievi dell’A.S.D. Judo Kodokan Cremona hanno dato un saggio di questa arte marziale, con Ilaria Sozzi e Marta Frittoli (Judo Kata e Judo Sportivo) che hanno mostrato al pubblico l’eccellente livello raggiunto, il judoka Andrea Sozzi da’ appuntamento al 15 e 16 giugno quando, al Palazzetto dello Sport (PalaRadi), si terrà il Memorial dedicato a suo padre Giorgio, maestro di tantissimi giovani cremonesi e promotore di iniziative di sport e solidarietà, scomparso nell’aprile 2011.
Non poteva certo poi mancare, tra i capitoli del libro di brevi racconti messo in scena al Ponchielli, la Maratonina Città di Cremona, Campionato europeo, che si disputerà il 20 ottobre sempre nel centro storico e in molte altre vie della città. Organizzata dal Cremona Runner’s Club, la Maratonina è giunta quest’anno alla XII edizione e, come evidenzia Michel Solzi, presidente del Club, è una manifestazione che, sin dal suo esordio, ha associato lo sport alla solidarietà, mentre per il futuro sono previsti interessanti sviluppi.
Il libro di racconti volge verso il finale con capitoli speciali. L’uno riguarda la consegna, da parte del presidente provinciale del CONI, Achille Cotrufo, di un riconoscimento a Maria Bresciani, giovanissima detentrice del record mondiale di nuoto DSISO, accompagnata sul palco dal suo principale fan, il padre Giuseppe, e l’altro è caratterizzato dall’assaggio di un incontro di scherma tra gli spadisti Alessandro Bossalini e Alfredo Rota, commentato con professionalità e competenza dal giornalista di Rai Sport Stefano Pantano. Al termine, Paolo Fiora, presidente dell’Accademia d’Armi di Cremona intitolata ai fratelli Di Dio Emma, annuncia che anche la scherma sarà una delle discipline nelle quali ci si misurerà nell’anno di Cremona città europea dello Sport, per arrivare ad una gran galà al quale si sta già lavorando.
Il finale del libro di brevi racconti andato in scena al Ponchielli è fatto da 27 bambini che, attraversando il corridoio centrale della platea, salgono sul palco portando le bandiere degli stati membri dell’Unione Europea mentre risuonano le note dell’Inno alla Gioia, quarto movimento della Sinfonia n. 9 in Re minore Op. 125 di Ludwig van Beethoven, inno ufficiale dell’Unione, in un tripudio di applausi. E’ un finale aperto, perché la cerimonia di inaugurazione è solo l’anteprima del più corposo libro che verrà scritto nei prossimi mesi da tutti i protagonisti dei numerosi eventi in programma.