Published on aprile 7th, 2015 | by radiobattente
0I ’60 sono stati per il rock il favoloso decennio che i ’50 avevano lanciato, i suoni iniziavano a distorcersi sempre più, fino ad arrivare a potenze capaci di catturare l’immaginazione e la voglia di ribalta dei teenager di tutto il mondo, che cominciarono ad ascoltare ed amare artisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin, The Who o ancora i Beatles e i Rolling Stones.
Beatles e Rolling Stones sono stati per anni, e continuano a essere, fonte d’ispirazione per moltissimi giovani rockettari che vivono la loro vita suonando uno strumento e con la mai morta speranza di sfondare nel mondo della musica, nel mondo del Sex, Drug and Rock ‘n Roll.
Chi ha vissuto negli anni ’60 doveva però assolutamente schierarsi, non si poteva stare in mezzo: o dalla parte dei Beatles, o con gli Stones. I primi erano, almeno all’inizio, i bravi ragazzi, quelli che suonavano musica più tranquilla, vestiti per benino, tutti ordinati e pettinati come mamma vuole. Gli altri, i Rolling Stones, erano i bad guys, ragazzacci dai suoni distorti e giacche di pelle, vicini, anzi vicinissimi alla droga. C’erano anche i genitori che sceglievano da che parte stare, potrete già immaginare da quale.
In effetti questa rivalità storica non è che un fenomeno mediatico. Ecco, se non fossero stati rivali, probabilmente non sarebbe importato a tutti di loro, ma la continua contrapposizione ti obbligava a schierarti, con conseguenze che potevano fare soltanto bene alle band della British Invasion.
In realtà i componenti delle due band si incontravano nei sobborghi di Liverpool a scambiarsi lunghe notti di divertimento all’insegna del rock e di tutte le sue sfaccettature, comprese le droghe e le ragazze che indossavano le prime minigonne, e tutto questo mentre i fan si facevano la guerra a colpi di album e merchandising.
Ah, sapevate che i Beatles, i bravi ragazzi, in una canzone inneggiano alle anfetamine? LSD è infatti l’acronimo piuttosto evidente di Lucy in the Sky with Diamonds, una delle più celebri canzoni dei baronetti di Liverpool.
Salvo Bonvissuto
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