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Apocalypse kebab

Creato il 11 maggio 2012 da Narratore @Narratore74

Apocalypse kebab Formato: brossura Pagine: 315 Prezzo: 9,80 € Lingua: Italiano Edizione: Mammaeditori Link per l'acquisto: Apocalypse Kebab Sinossi Praga, giorni nostri. Una città impazzita fa da teatro allo scontro fra due forze, opposte e attratte l'una all'altra. Alexandra è una Column, una dei prescelti per difendere il mondo dalle incursioni degli Esterni, creature provenienti da un altro luogo, un altro tempo, in grado di spezzare il continuum temporale e varcare la soglia della dimensione reale. Tamel è uno di essi, un Arconte, che insieme ad altri sei, gli Inferenti, ha una missione da portare a termine. Una missione che fonda le sue radici nel passato e nel futuro, i cui risultati potrebbero cambiare per sempre il destino del mondo. Due nemici giurati, due anime sole, due cuori che aspettano d'incontrarsi...
Impressioni Partiamo con ordine... J.Tangerine, uno pseudonimo che nasconde un'autrice davvero in gamba, di cui ho già parlato sul blog e che, per la seconda volta, mi ritrovo a elogiare per le sue qualità artistiche e narrative. Questo libro è davvero ben scritto, scorrevole, senza intoppi o problematiche di lettura particolari. Anzi, dirò di più, esistono scrittori, ben più famosi e strapagati, che non arrivano a certi livelli di coinvolgimento. E questo fa riflettere... Una delle cose migliori di questo romanzo è proprio l'ambientazione. Curata, dettagliata ma senza diventare noiosa, riesce a infondere, con le sue immagini, quella che è la base di una serie di sensazioni che ci accompagnano fino all'ultima pagina. Difficilmente, leggendo, vi ritroverete a pensare a lidi spiaggiosi, sole caldo o giornate luminose. In questa storia regna l'oscurità, il buio, e anche quando sembra che la luce cerchi di farsi strada avviene qualcosa che riporta tutto sulla giusta via. E, sappiatelo, questo è un gran bene e rende la trama qualcosa che si avvinghia, che vi strattona e non vi molla più. Difficile rimanere impassibili di fronte al carattere spocchioso ma attento di Alexandra, al suo menefreghismo velato da una forza adamantica, ma che racchiude al suo interno una sofferenza che pare non avere fine. Una solitudine, la sua, che sembra destinata ad essere eterna, anche quando appare l'illogico e l'assurdo come unica speranza di un futuro migliore. Apocalypse kebab E quando questa speranza si palesa, si presenta attraverso le sembianze del suo più acerrimo nemico, Tamel, colui che dovrebbe portare distruzione e abbandono ovunque. Ed è proprio qui che i due personaggi principali si rafforzano, valicano i propri limiti e si ritrovano entrambi dalla parte opposta, storditi, inermi, alle prese con qualcosa che non capiscono ma che nemmeno vogliono rischiare di perdere. Ho pensato molto a come definire questo romanzo: una storia d'amore, un'avventura fantastica, un frammento di quella che potrebbe essere l'apocalisse... il problema è che tutte queste definizioni si applicano in maniera perfetta. Una miscela che include assaggi di tante portate e che, a fine pasto, ci lascia con lo stomaco pieno e soddisfatto. Non capita spesso d'imbattersi in prodotti che hanno svariati sapori mescolati assieme con tanta bravura (la metafora della cucina è voluta e calzante) e quando mi capita d'imbattermi in ciò che considero meritevole beh, devo dirlo... C'è azione, c'è sentimento, c'è epicità. Insomma, non avrei saputo aggiungere altro ad una minestra così perfetta. Il mio consiglio è di non lasciarselo scappare, soprattutto visto che si tratta di un'autrice al suo secondo lavoro e che in questo momento, in questo paese, si sente il bisogno di dare spazio a chi qualcosa da dire ce l'ha davvero. Con questo mi piacerebbe lanciare un messaggio a chiunque si occupi di editoria e si ritrovi a passare di qua e leggere queste poche righe: fidatevi, abbiate fiducia nelle nuove penne, in coloro che ancora scrivono per passione e non per semplice fama o denaro. Credete in chi ha storie da raccontare e lo fa in questo modo. Non ve ne pentirete e contribuirete a risollevare un mercato che sa sempre più di stantio e di immobile.

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