Il decreto sull’emergenza abitativa, soprannominato “Piano casa”, del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi è stato approvato oggi dalla Camera ed è divenuto legge.
Tra le principali novità, 900 milioni di risorse extra per il Fondo di sostegno agli inquilini (anche morosi incolpevoli) e aumento delle detrazioni Irpef, che potranno arrivare a 900 euro per gli affittuari delle case popolari con reddito fino a 15.500 euro. La nuova legge introduce inoltre una stretta contro l’abusivismo: chi occupa un immobile senza titolo non avrà la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi e sarà escluso per 5 anni dalle procedure di assegnazione degli alloggi.
Per incentivare i proprietari di alloggi sfitti a metterli sul mercato a canone concordato, l’aliquota della cedolare secca è abbassata al 10 per cento; cosi anche per i Comuni colpiti da calamità naturali per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza negli ultimi cinque anni.
Tra le altre misure, il bonus mobili fino a 10mila euro sarà svincolato dalle spese di ristrutturazione: si potrà detrarre il 50 per cento della spesa dall’Irpef. Ancora, gli inquilini che abbiano denunciato l’affitto in nero potranno pagare meno e restare nell’appartamento fino al 2015.
Nel decreto trovano spazio anche le norme sull’expo di Milano. In particolare, si stanziano per quest’anno 25 milioni prelevati dal fondo per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione. Sono invece saltate, nel corso dell’iter parlamentare, le norme che prevedevano il rincaro delle accise sul carburante, quella sulla riduzione dell’Imu al 4 per 1000 per i contratti agevolati e il censimento degli immobili pubblici consultabile anche on line.
MC
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