Dopo mesi di tentennamenti e di rinvii, è passata l'approvazione per il riavvio dei due reattori nucleari di Sendai (Giappone).
A questo punto, i gruppi di opposizione hanno un mese di tempo per ricorrere contro la decisione. Tuttavia, se non ci saranno altri impedimenti i reattori di Sendai potrebbero essere i primi a superare i nuovi standard di sicurezza sulle calamità naturali, imposti dopo l'incidente di Fukushima.
Il primo ministro Shinzo Abe, sta spingendo per la ripresa dell'intero settore nucleare del Giappone. Infatti da quando tutti i reattori nucleari sono stati spenti, il Giappone dipende totalmente dalle importazioni di combustibili fossili per soddisfare le proprie esigenze energetiche.
Poichè l'energia nucleare rappresentava un terzo dell'elettricità giapponese, la sostituzione con combustibili fossili non è stata a buon mercato.
Le tariffe elettriche per i cittadini e per le imprese sono aumentate significativamente e ciò ha contribuito al deficit commerciale del paese negli ultimi 23 mesi.
Anche se due reattori nucleari hanno ottenuto l'autorizzazione per la ripartenza, secondo Reuters più dei due terzi dei 48 reattori giapponesi non potranno mai passare i nuovi controlli di sicurezza.
Oltre a ciò, l'opposizione al nucleare nel paese rimane abbastanza forte e potrebbe creare problemi reali per tutto il settore nucleare.
Il riavvio dei due reattori nucleari di Sendai potrebbe avvenire tra settembre e novembre di quest'anno.
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