Siete lettori appassionati? Siete alla ricerca di un nuovo libro che vi conduca in scenari pieni di suspense e vicende intricate? Se tra i generi letterari che prediligete rientrano anche il romanzo storico, sentimentale, il thriller, l’horror ed il romanzo di formazione dovete assolutamente leggere questi cinque libri:
1. Siddartha – Hermann Hesse
2. Pamela – Samuel Richardson
3. Dieci piccoli indiani – Agatha Christie
4. Il miglio verde – Stephen King
5. L’età della ragione – Jean Paul Sarte
“Siddartha”, capolavoro indiscusso di Hermann Hesse, narra la storia di un giovane indiano, figlio di un ricco bramino che ricerca a tutti i costi ed in tutti i modi la sua strada. Sin da piccolo aveva dimostrato di avere grandi qualità e doti, fonte di grande ammirazione da parte di tutti e del suo amico Govinda. Tuttavia non era soddisfatto di sé stesso e si sentiva infelice. Decise quindi di andare a vivere presso un gruppo di pensatori, i Samana, insieme a Govinda. Successivamente si misero in viaggio per vedere il Buddha Gotama; Govinda decise di entrare a far parte di quella setta. Fu così che le strade dei due amici si divisero: Siddartha rimase solo e, riflettendo a lungo, giunse alla conclusione che forse aveva sempre avuto intorno a sé ciò di cui aveva bisogno ma non se n’era mai reso conto. Attraverso quest’esperienza imparò a conoscere sé stesso ed a credere in sé. Conobbe la cortigiana Kamala, di cui si innamorò. Ancora una volta si sentì infelice, come se quella non fosse la sua vita e decise di cambiare ancora la sua rotta: Kamala però aspettava un bambino e per questo motivo Siddartha pensò più volte al suicidio. Un avvenimento importante sconvolse la sua vita in maniera positiva: rincontrò Govinda, che inizialmente non lo riconobbe ma l’aiuto notevolmente. Siddartha ebbe di nuovo fiducia in sé e si fermò per lungo tempo dal l vecchio barcaiolo Vasudeva da cui apprese molto. Incontrò di nuovo anche Kamala e suo figlio. La donna morì ben presto per un moroso di serpente. Il figlio rimase con lui: era un ragazzo molto ribelle, non voleva lavorare, non aveva forza di volontà e dopo un po’ d’anni andò via. Il libro si concluse con l’incontro tra Siddartha e Govina da anziani che si raccontano le loro esperienze di vita.
La saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.
“Pamela”, il romanzo più importante e conosciuto di Richardson, è incentrato sulla figura di una cameriera sedicenne, figlia di contadini, molto bella e piena di virtù, allevata ed istruita dalla ricca nobile per cui presta servizio. Alla sua morte, la ragazza viene affidata al figlio, il conte di Belfort, che non ha sani principi. Esercita violenza e soprusi su Pamela, da cui è fortemente attratto. Pamela cerca in tutti i modi di resistere alle avences del conte. Tuttavia, nonostante la sofferenza che le provoca, è innamorata di lui. La ragazza riesce a meritarsi il rispetto del conte e la sua compassione tanto da far sì che lui le chieda di sposarlo. Riesce così a conquistarsi un posto di decoro all’interno della società borghese del tempo ed a riscattarsi dagli attacchi subiti, senza mai perdere la sua virtù.
Che fai qui dunque, presuntuosa d’una Pamela? Lascia subito queste rive pericolose, e fuggi da queste onde increspate, che sembrano anch’esse rimproverarti col loro mormorio la tua impetuosità! Non voler tentare la bontà di Dio su queste rive verdi, che sono state testimoni dei tuoi propositi colpevoli; e finché hai forza, allontanati dalle cattive intenzioni, se non vuoi che il tuo peggior nemico, ora respinto dalla grazia divina, attraverso la riflessione, non torni all’assalto, con una forza cui tu, debole come sei potresti non saper resistere! E non far sì che un momento di impulsività distrugga tutti quei principi che ora hanno saputo domare la tua mente ribelle, riducendola di nuovo al servizio di Dio e alla rassegnazione alla sua volontà!
La trama di “Dieci piccoli indiani” è intrecciata e ricca di suspense: gli otto protagonisti, che non si conoscono, appartengono l’uno all’altro, pur ignorando le rispettive esistenze. Un giorno, ricevono un invito da parte del padrone di casa, senza sapere chi fosse e dove fossero diretti: giungono in una bellissima villa su un’isola in Inghilterra. Li accoglie la servitù, composta da un maggiordomo e da una cuoca. Una poesia affissa sul muro del caminetto attira subito la loro attenzione: si tratta di una filastrocca che narra di dieci piccoli negretti. Il testo diceva così: “Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar”. Improvvisamente una voce dice che loro sono degli assassini mai puniti… Gli ospiti sono spaventati. Il primo a morire è un giovane che muore a causa di un cocktail al cianuro. Ad ogni morte sparisce una statuetta che rappresentata i dieci negretti della filastrocca. Si rendono conto che la filastrocca narra il loro triste destino. La trama è molto intricata: i sospetti ricadono su tutti ma non ci sono mai abbastanza indizi, non si capisce cosa si nasconde dietro questa situazione paradossale e chi l’abbia creata.
In un angolo dello scompartimento fumatori di prima classe, il signor Wargrave, giudice da poco in pensione, tirò una boccata di fumo dal sigaro e scorse con interesse le notizie politiche del «Times». Poi, depose il giornale sulle ginocchia e guardò fuori dal finestrino. Il treno correva attraverso il Somerset
Stephen King, uno degli scrittori più amati di tutti i tempi, è riuscito attraverso “Il miglio verde” ad esaltare e descrivere la natura umana in tutte le sue sfaccettature. Il romanzo è ambientato a Cold Mountain, in un carcere penitenziario, le cui celle prendono il nome di “Miglio verde”. I detenuti, tra cui Billy the Kid e Eduard Delacroix, contiunuamente sorvegliati dalle guardie, aspettano di morire sulla sedia elettrica. Un personaggio molto enigmatico è John Coffey, codannato a morte per aver violentato due bambine. Nessuno riesce a capire chi si cela dietro quello strano personaggio: si tratta di un mostro o di un essere umano diverso dagli altri?
Il fatto semplice è che il mondo gira. Puoi sederti e girare con il mondo o puoi alzarti in piedi per protestare e venire catapultato fuori.
“L’età della ragione” di Jean Paul Sarte fa parte del ciclo romanzesco “Le vie della libertà” ed è incentrato sulla vita di un gruppo di ragazzi che, negli anni della guerra, si “affacciano” alla vita ed alla conquista della cosidetta età della ragione, con grande difficoltà e sofferenza. Protagonista indiscusso è Mathieu, insegnante di filosofia che cerca in tutti i modi soldi per far sì che la sua compagna, Marcelle, possa abbortire. Chiederà aiuto al fratello, agli amici e persino ad un vecchio studente, Boris. A partire da questa vicenda, inizia ad interrogarsi continuamente sul senso della sua esistenza, sui veri sentimenti che prova per Marcelle: in realtà non può di essere attratto dalla sorella di Boris, Ivic. Tuttavia decide di tenere il bambino e sposare Marcelle, anche su consiglio dell’amico Daniel. Alla fine Mathieu ha un confronto diretto con Marcelle che si è resa conto dei veri sentimenti di Mathieu.
Che cos’è esistere? Bersi senza sete
Se non avete ancora avuto modo e tempo di leggere uno di questi bestseller dovete rimediare al più presto! Buona lettura!
Valentina Coppola