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Appuntamento settimanale con SUPERQUARK

Creato il 13 agosto 2010 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Appuntamento settimanale con SUPERQUARKConosciamo tutti l’effetto placebo (reazioni dell’organismo ad una terapia, non derivanti dai principi chimici attivi terapeutici), incredibile fenomeno, che non è psicologico, ma del suo contrario, l’effetto nocebo?

Superquark, ci conduce nel viaggio nella suggestione della mente umana. Se il pensiero positivo, può liberare dalla malattia, quali conseguenze possono avere i pensieri negativi sulla nostra salute?

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Tale effetto, chiamato ‘effetto nocebo’ (dal latino ‘nocere’, nuocere), in medicina è altrettanto potente quanto quello ‘placebo’. Il pensiero produce effetti fisici, le parole e il comportamento possono trasmettere messaggi che tolgono speranza e che quindi possono far ammalare.

Traumi, shock psicologici ed eventi legati alla convinzione o all’imitazione, possono scatenare e lo fanno su tre piani contemporaneamente: psiche, cervello, organo, una qualsiasi patologia, dall’influenza al tumore più fulminante. Una diagnosi errata, una frase mal posta o distaccata da parte del medico, possono scatenare un trauma interiore pericolosissimo in persone sensibili o estremamente paurose.

Le convinzioni positive e negative non hanno solo un impatto sulla salute, ma su ogni aspetto della vita.

La rubrica “Come si fa”, ambientata in Puglia, nelle cave di Apricena, dove  un team di antropologi ha portato alla luce numerosi resti di animali vissuti  1.500.000 anni fa,  resti significativi per la conoscenza dell’evoluzione dell’uomo. Le loro scoperte ci portano alla certezza che in Italia vivevano animali  preistorici: mammut, elefanti, bisonti, orsi e tigri con denti lunghi e affilati, ora mancano solo i resti dei nostri antenati ominidi.

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Molte civiltà hanno tentato di sfidare la morte, (che continua a rimanere un mistero affascinante per la mente umana), attraverso la mummificazione e l’imbalsamazione.

In  Sicilia, le catacombe di Piraino, sono la testimonianza  del desiderio di mantenere incorrotte le care spoglie dei congiunti, esempio del rapporto particolare con la morte vissuto storicamente come un morire culturale, che risponde all’esigenza dell’uomo di lasciare una traccia della propria esistenza  e che  si manifesta anche attraverso la ricerca dell’ “immortalità” del proprio corpo.

La pratica della mummificazione, in Sicilia è durata a lungo e l’esempio tangibile di tale processo è il Cimitero sotterraneo dei Cappuccini impropriamente chiamato “ Catacombe “. Si trova al di fuori della cinta muraria della città e la sua costruzione risale presumibilmente intorno al 1599 per opera dei monaci.  Il luogo che attrae numerosi visitatori e turisti, ospita circa 8.000 salme, tra cui la mummia con il volto rimasto intatto della bambina Rosalia Lombardo morta nel 1920, all’età di due anni, il cui corpo si trova all’interno di una bara di vetro nella cappella di Santa Rosalia.

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Tale caso ha indotto recentemente i ricercatori, a tentare di individuare le tecniche che sono state adottate all’epoca, per la conservazione dei corpi, dal Prof. Alfredo Salaria, studi dai quali è emerso che i corpi erano stati trattati con una miscela di formalina, glicerina, sali di zinco, alcool e acido salicilico, con un particolare trattamento al volto, grazie all’utilizzo della paraffina che ha consentito di mantenere una straordinaria naturalezza del viso.

Il Prof. Barbero nel suo viaggio a ritroso, nei casi particolari della nostra storia, ci ha mostrato  un esempio di “stalking” del ’600, a Bologna, quando una fabbricante di bottoni fu accusata, ingiustamente, ripetutamente e con insistenza, di prostituzione da parte di un poliziotto.

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Antonia Chiarini, giovane donna dedita al suo lavoro, rarissimo caso di autonomia e indipendenza femminile, è un inno al coraggio e alla forza delle donne dell’epoca, che non potevano esercitare una professione, in effetti gettando uno sguardo all’indietro,  l’indipendenza  è stata una lunga conquista  della storia delle donne.

Superquark si conferma ancora una volta “re” del prime time,  il programma all’insegna dei documentari  presentati da Piero Angela, che spaziano dalla natura, alla storia, agli animali e all’ambiente, ha appassionato 3.531.000 telespettatori, 19,62% di share.


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