Appunti e spunti

Creato il 10 aprile 2014 da 19stefano55

Avendo ricominciato a leggere mi soffermo su cosa la lettura può incuriosirmi e se una frase mi può far comprendere nuove rotte, magari alzandomi dalla antiposturale sedia e prendendo il vocabolario (che laicamente è immobile come la Bibbia per i cristiani pigri) verificando se questi termini si sedimentano nel mio cervello combattendo l’apatica memoria che inevitabilmente arretra.

Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice e nobildonna, ha scritto alcune righe che mi hanno conquistato per l’arguzia e l’immediatezza  che sintetizzo per brevità: ..una volta i prodotti contavano per quello che contenevano, ora la promozione al supermercato avviene evidenziando il non avere!

Non ha grassi insaturi, non ha molte calorie, non ha conservanti, non ha zuccheri, non ha lattosio, non ha glutine. Però, conclude, che le sottrazioni, la matematica è irrazionale (n. d. blogger) incidono sul prezzo, non scende, ma sale!

Un discorso che va direttamente al portafoglio con grande sobrietà di parole e suscita sorriso, prima!

Poi inciampo sulla parola fanzine che il mio sic! nuovo Zingarelli del 1984 ignora, allora solo con le dita vado sul sito della Treccani (è pubblica? deve cambiare gestione? più letteraria? troppi 3 galli a cantar) e che goduria vedo il tal scritto:

Termine inglese derivante dalla contrazione di fan, diminutivo di fanatic «appassionato», e magazine «rivista»: indica una pubblicazione prodotta dagli appassionati di un genere culturale. La f. si rivolge a un pubblico specifico e si caratterizza per il genere a cui è dedicato.

Hurrà Juventus è una fanzine!  Magari lo era ora è un prodotto letterario.

club fumetto, vedo Tex, Zagor…



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