Credit: NASA/SDO/AIA
Dopo i brillamenti solari del 12 e del 13 maggio che avevano fatto registrare il primo brillamento di classe X e il più potente di quest'anno, continua l'attività della regione AR 1748, sul lato sinistro del Sole.
Il record registrato due giorni fa con il brillamento di classe X2.8, il sedicesimo flare di classe X e il terzo bagliore più intenso di questo ciclo solare, è durato decisamente poco: il 14 maggio alle 17:01 UTC ecco un nuovo evento, questa volta di classe X3.2, proprio mentre il comandante Hadfield e l'Expedition 35 stavano tornano a casa dalla Stazione Spaziale Internazionale. Anche questo brillamento è stato seguito da un'espulsione di massa coronale, in direzione di Mercurio.
Finora, nessuno dei CME (Coronal Mass Ejection) era diretto verso la Terra ma il loro effetto si è fatto comunque sentire nella nostra atmosfera, rilevato anche dall'Italia. Di seguito un grafico pubblicato sul sito spaceweather.com, a cura di Roberto Battaiola, Milano, ottenuto monitorando una lontana stazione radio sulla frequenza di 21.75 kHz:
Ma non è finita qui. Il Sole si è proprio scatenato!
Ieri, 15 maggio, la regione attiva AR1748 ha prodotto il quarto flare di classe X, meno intenso dei precedenti, alle 01:52 UTC, catturato nell'estremo ultravioletto dal NASA Solar Dynamics Observatory (SDO).
Credit: NASA/SDO/AIA
Le macchie solari appaiono più scure perché sono relativamente più fredde rispetto alla zona circostante ma osservate alla lunghezze d'onda ultraviolette e a raggi x, risultano brillanti ed incandescenti. Anche se molto più piccole del Sole, sono spesso più grandi della Terra!
AR 1748 non è ancora di fronte al nostro pianeta ma questo brillamento potrebbe aver prodotto un'espulsione di massa coronale con una componente in direzione della Terra.
Credit: NASA/SDO/AIA
In base alle immagini ottenute da SDO, sembrerebbe che questa regione attiva, non solo sta ovviamente ruotando verso di noi, ma sta anche cambiando forma: a quanto pare i piccoli gruppi che la compongono si stanno unendo.