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§ Araldica §

Creato il 03 maggio 2011 da Faith

Sembra che arrivi un certo momento nella vita in cui piuttosto che portarsi addosso lo stemma araldico della propria famiglia, bisogna disegnarsene uno proprio, con cui marchiare a fuoco scatoli su scatoli , quelli riempiti con i pezzi rubati da un lato e dall'altro. Perchè il punto, prima ancora di cosa mettere dentro agli scatoli, è avere degli scatoli che siano propri.

No no, niente tarocchi sugli scatoli, niente cinesi e niente contraffazioni, scatoli propri.
Dicono, che se uno riesce a uscire abbastanza indenne da una tragedia, una tragedia in senso lato, intendiamoci, poi può apprendere da quell'esperienza che può farcela.
E più è tragggica la tragedia e più si svolta.
Se si svolta naturalmente.
La notte sta diventando sempre più difficile. Non voglio dormire, non riesco a dormire, ho il terrore di addormentarmi ed essere svegliata di colpo, ho il terrore di svegliarmi la mattina perchè la morte avanza e io ho perso 8 ore di tempo.
Se sto troppo tempo fuori casa si accumula così tanta ansia che mi mangia le gambe.
Cerco di ricordare altre notti in cui tutto era complicato. Dal tollerare il buio, al mettersi a letto, a sopportare il silenzio, al tollerare che le pareti non crollassero addosso, a non sudare freddo che il mondo non stava proprio finendo.

E non riesco a ricordarle. Non riesco proprio a ricordarmi fisicamente in cucina, eppure quei tormenti, in quei momenti, erano vividissimi. E ora non ricordo nulla. Eppure erano i momenti di maggiore sobrietà.
Di tutto quel delirio, il delirio vero intendo, non questa costante lamentela, io non ricordo quasi nulla, se non in modo "narrativo", come un sentito dire, ma non lo visualizzo, non ci credo, non sembra mio.
Non riconosco il marchio di fabbrica. Solo che se c'è una cosa che è proprio mia, mia e basta, è proprio quel periodo. In quel periodo c'ero io, proprio io come sono fatta per davvero.
Solo non lo ricordo, se riuscissi a vedermi forse potrei riconoscermi, oltre le parole.
Invece no, non mi vedo e sembra di essermi incastrata in un limbo senza immagini.


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