Certi agglomerati di cellule ti fanno dei favori che non ti aspetti. Metti che uno torna da una lunga corsa in bicicletta nella reggia, dove è salito fin su alle cascate e ci stava rimettendo la salute. Metti che tanto era sconvolta la tua faccia che tuo padre ha chiesto - Ma il cuore...ti batte? -
Potrei metterci mesi a rimprendermi, a ridare alle mie cellule neurali sufficiente ossigeno per rimetterle in moto e dar vita a scritti brillanti, ironici, sarcastici, pieni di veleno assolutamente gratuiti e di un punto di vista assolutamente soggettivo, di parte, organizzato in modo inconcludente, con lessico volgare, senza nè capo nè coda, senza alcun fine formativo.
Insomma, stando così le cose, questo blog rischierebbe di essere chiuso per mesi, in attesa che io mi riprenda da questo sforzo disumano.
Ma ci sono certi agglomerati di cellule, appunti, che ti aiutano. Certi agglomerati in cui ossigeno, veleno e volgarità riescono a concentrarsi in modo gratuito e inconcludente assolutamente come nella sottoscritta.
E questi agglomerati mi consentono di risparmiare la concentrazione e rigenerare le forze, cosicchè io possa riprendermi più rapidamente e non lasciare i lettori appassionati a loro stessi in questo triste futuro.
Sono gli agglomerati che danno fiato alla bocca e ci regalano perle per cui non serve nessun commento, nessuno sforzo.
Solo il saggio riposo del copia-incolla
"I sacerdoti gay descritti in Panorama sono viziosi e preversi, li vedrei bene in prigione. Ho più pietà per un pedofilo che per loro. Certe vergogne prima non avvenivano
Chiesa nella bufera dopo la inchiesta di Panorama su presunte movide notturne di sacerdoti a Roma. Il Vicariato con una dura nota, ha preso le distanze e ha richiamato al dovere. Di questa sconcertante vicenda parliamo con Monsignor Giacomo Babini, Vescovo emerito di Grosseto: " indubbiamente sarebbe opportuno che i nomi di costoro vengano fuori, anche perché qualcuno potrebbe sempre spacciarsi per sacerdote. Per un dovere di chiarezza il settimanale, cosa che mai avverrà, potrebbe dare nomi e cognomi delle persone coinvolte". Poi precisa: " certo i giornali, pur di attaccare la chiesa, guazano nello sterco, ma oggi non me la sento di prendermela con il settimanale che in fondo ha svolto il suo lavoro, sia pur in modo molto discutibile e violando la privacy delle persone". Che considerazioni muove?: " dunque, ho già espresso in varie occasioni la mia netta contrarietà alla omosessualità che considero una ...
... vera perversione contro natura. Ora se queste cose vengono commesse in tal modo osceno e turpe da saceredoti, sarebbe il caso, come si faceva una volta, di mandarli in carcere e farceli rimanere a vita. Non sono degni di indossare la tonaca e la tolgano, la hanno infangata, come hanno colpito la Chiesa".
Davanti a certi fatti, un Vescovo serio e moralmente ineccepibile come Lei non é tentato da mandare tutti al diavolo: "la tentazione esiste, ma Cristo ai discepoli ha detto, volete andarvene anche Voi? E loro hanno risposto, Signore tu solo hai parole di vita eterna. Bene, solo Cristo e la Chiesa cattolica ci assicurano la salvezze e solo in essa sussiste, basta con le chiacchiere, una volta, quando vi era maggior fermezza etica, queste cose non avvenivano".
Il Vescovo rincara la dose: " questi ex preti che devono essere ridotti allo stato laicale e cacciati, meritano, salva la misericordia di Dio, di finire la loro vita all' Inferno che li aspetta. La omosessualità in un prete, se tradotta in pratica depravata, é addirittura più grave della pedofilia, si tratta di uomini viziosi e perversi, che si sono abbandonati a oscene pratiche contro natura".
Che cosa rischiano?: " certamente la riduzione allo stato laicale, una azione di giustizia da parte del promotore, ma vedrà che non saranno condannati. In altre epoche finirebbero in una gattabuia a meditare sulle loro perversioni".
Omosessualità e pedofilia: " scientificamente non vi é relazione tra le due cose. Ma io come Vescovo sarei maggiormente comprensivo con un prete pedofilo che si penta e soffre della sua condizione che di questi viziosi. Le dico di più, se mi fosse capitato un pedofilo non lo avrei denunciato, ma cercato di redimere. Un padre come é il Vescovo per un sacerdote, non denuncia i figli che sbagliano e si pentono. Ma con i viziosi bisogna essere intransigenti".
Bruno Volpe"