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Contestiamo in primo luogo il metodo dell’Amministrazione che non è stata capace di portare a termine alcun progetto nei 5 anni di tempo che ha avuto a disposizione ed ora si affretta a voler chiudere una partita di tale portata a 2 mesi dalle elezioni comunali. Tale fretta, ovviamente, può essere solo giustificata con la necessità di far quadrare il bilancio, altrimenti disastrato.
L’area in oggetto è la più grande opportunità di sviluppo per Arcore ed è un luogo in cui, con un’idea complessiva ed innovativa di “Progetto Paese”, potrebbero veder la luce Servizi di cui beneficerebbero tutti i cittadini. Ad Arcore c’è assoluta carenza di strutture associative e ricreative per giovani e anziani, non c’è un numero adeguato di posti asilo rispetto alle richieste, non è presente un centro multimediale degno di questo nome, non c’è un centro congressi, c’è l’assoluta necessità di un nuovo centro sportivo, sono assolutamente necessari spazi e servizi a funzione Pubblica. Niente di tutto questo è previsto nel nuovo progetto: l’asilo sparisce completamente per fare spazio ad una nuova Caserma dei Carabinieri quando, per esempio, nel distretto didattico Beretta/Mantegna, ci sono solo 45 posti a disposizione per circa 100 aventi diritto; sparisce il centro congressi; vengono drasticamente ridotte le aree verdi pubbliche; scompare qusi completamente l’edilizia convenzionata.
A fronte di queste carenze, invece, l’area edificabile passa da 67.000 metri cubi iniziali ai 115.000 attuali con un incremento di oltre il 70% e con un giro d’affari, a beneficio del costruttore, di circa 120 milioni di euro. Al Comune andrà solo il 7% di questa cifra che non sarà nemmeno sufficiente a coprire le spese necessarie per le nuove opere che si renderanno necessarie (nuovo sottopasso, strade interne ecc…). L’operazione quindi, anche da un punto di vista prettamente economico visto a medio termine, è in perdita per le casse comunali. Con questo aumento delle volumetrie, inoltre, si porteranno in quell’area circa 800 nuovi abitanti in pochissimi anni a fronte di una crescita complessiva della popolazione di circa 2000 unità negli ultimi 20 anni. Questi nuovi cittadini quindi, non avranno alcun Servizio aggiuntivo e necessario come la Scuola nella propria area di residenza, saranno completamente separati dal resto del paese e, inevitabilmente, si riverseranno in centro portando un aumento del traffico e complicando ulteriormente la viabilità.
In conclusione è evidente come in questo progetto non ci sia assolutamente un interesse Pubblico, vada solo a beneficio del Privato, porti solo disagi per chi ad Arcore ci vive già, e spreca l’unica possibilità per fare di Arcore un paese vivo, dinamico, solidale, a misura d’uomo e di bambino.
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