Arenaways: avventura al capolinea?

Creato il 01 agosto 2011 da Lapulceonline

L’ex capotreno che ama i treni, tanto da dare il suo cognome a un’intera compagnia, ha fallito. Troppi costi, pochi guadagni, e Arenaways ha già cominciato con i primi stop: nel mese di agosto non circoleranno i treni del collegamento Torino-Milano, saranno invece attivi sia il “treno del mare” (Torino-Livorno-Cinque Terre) che Autozug (treno con auto al seguito sulle linee da Germania e Olanda per Alessandria, Livorno e Trieste), ma non si sa fino a quando.

La sfida di Giuseppe Arena, partita quattro anni fa, pare essere destinata al fallimento, dopo che il cda ha deciso, in settimana, di portare i libri in tribunale. Troppo forte (e sleale?) la concorrenza di Trenitalia e un percorso ricco di ostacoli burocratici per ottenere permessi, licenze, nullaosta. E quel percorso “ad anello” (Alessandria, Asti, Torino, Novara, Milano, Alessandria) che poteva essere una miniera d’oro, annunciato ma mai partito. 

Dodici soci per un investimento da 50 milioni di euro, 52 dipendenti e la prospettiva di un giro d’affari da 12 milioni in soli sei mesi. Troppo bello per essere vero? Pare di sì. E quei treni giallo-arancio favolosi, sogno di ogni pendolare (con ristorante, piccolo supermercato, servizio lavanderia, posta e sciacquone che “suona”) rischiano di rimanere fermi. Per sempre.


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