Nonostante la volontà manifestata da Giuseppe Arena, di andare avanti con il suo “sogno” del primo operatore ferroviario privato italiano, il tribunale di Torino ha già nominato il curatore fallimentare: sarà il torinese Leonardo Marta a determinare i prossimi passi dell’azienda nata nel 2006 e penalizzata dalla forte concorrenza con le Ferrovie dello Stato. Dopo un investimento complessivo di circa 10 milioni, i soci hanno detto baste e stoppato la quarta richiesta di aumento di capitale avanzata dall’amministratore delegato e fondatore. Rispetto ai proventi preventivati, si è registrato un passivo di oltre 3 milioni e la fiducia di recuperarli è poca. Ci crede ancora Giuseppe Arena, convinto di riuscire a trovare altri investitori in tempi brevi.
Per i dipendenti nessun licenziamento, almeno per adesso, e la promessa di portare avanti la “sfida”.





