Percorrere la tratta tra Torino e Milano in treno nel massimo della pulizia, non è un sogno ma è realtà se si decide di farlo con un treno della Arenaways, una società ferroviaria italiana privata, che opera su alcune reti ferroviarie europee. È la società, membro dell’UIC, l’Unione Internazionale delle Compagnie Ferroviarie, è stata fondata nel 2007, ad Alessandria da Giuseppe Arena, ferroviere con trent’anni di esperienza lavorativa e venti di battaglie per una ferrovia italiana moderna e liberalizzata, con l’obiettivo di svolgere un servizio ferroviario passeggeri alternativo, in virtù della liberalizzazione ferroviaria a quello offerto da Trenitalia sulle direttrici regionali fra Piemonte e Lombardia.
Dato importantissimo, che colpisce subito l’occhio di chi sale a bordo di un treno Arenaways è la garanzia di massima
Il sistema di bigliettazione prevede che l’acquisto dei biglietti e le prenotazioni possano essere effettuati sul sito www.arenaways.it oppure direttamente a bordo treno senza alcun supplemento.
Va inoltre ricordato che dal 18 giugno, fino al 4 settembre, Arenaways effettua tutti i giorni un collegamento “balneare” che collegherà Torino a Livorno, passando per Asti, Alessandria, Genova, Levanto; Monterosso; Vernazza, Coniglia, Menarola, Riomaggiore (le meravigliose Cinque Terre), La Spezia e Pisa. Partendo, ad esempio da Torino Porta Susa, un sabato mattina alle 6.24, alle 9.30 si può arrivare a Levanto e fare il primo bagno della giornata. Il costo è davvero concorrenziale, poiché con 35 euro, andata e ritorno, si può arrivare in ognuna delle stazioni marinare citate, riservando su ogni treno un posto di andata e ritorno, per una capienza di 264 persone per treno, poiché su Arenaways non si viaggia in piedi…
La nota dolente è che nei primi giorni di novembre 2010, l’Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari (URSF) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha espresso un parere contrario al servizio proposto da Arenaways, sostenendo che quello che la società avrebbe voluto espletare tra Milano e Torino era più simile ad un regionale, piuttosto che ad un Intercity. Secondo l’URSF, infatti, il servizio della società piemontese, prevedendo fermate intermedie tra i due capoluoghi di regione, avrebbe compromesso l’equilibrio economico del contratto di servizio di Trenitalia. Per questo motivo, l’offerta è stata necessariamente rielaborata eliminando le fermate intermedie fra i due capoluoghi ed utilizzando solo il percorso settentrionale dell’anello, quello passante per Novara, tuttavia la categoria di servizio assegnata alle corse Arenaways da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è quella di treno regionale. Non essendoci,dunque le fermate intermedie tra Torino e Milano,ove si raggiungono punte di pendolarismo impressionanti(basti pensare a Vercelli e Novara, in direzione di Milano), i pendolari sono costretti ad utilizzare solo i treni di Trenitalia,con le vergognose conseguenze (mancanza di sicurezza, di igiene, spesso di cortesia) a cui sono sottoposti quotidianamente lavoratori che si vedono costretti o a viaggiare in modo disumano od a utilizzare mezzi propri. Poiché esiste la liberalizzazione ferroviaria ,per la quale si intende quel processo legislativo che, nel tempo, ha introdotto nei vari stati europei e del mondo il principio per cui una pluralità di gestori utilizza le stesse infrastrutture ferroviarie adeguandosi ai principi del liberalismo economico, con direttiva europea 440/1991, non si riesce proprio a concepire che in Italia ciò non sia pienamente rispettato.
Auspicando una risoluzione, degna di uno Stato democratico, vale la pena fare un viaggio tra Torino e Milano, nel comfort, nella sicurezza e nella completa igiene.
Testo e foto di Manuela Peroni Assandri