Arizona: il numero di aborti cala sensibilmente grazie alle leggi restrittive

Creato il 02 novembre 2011 da Uccronline

Il tasso di aborto è sceso di quasi un terzo nel mese di settembre 2011 dopo l’entrata in vigore di una legge pro-life. Ecco dunque qual’è il vero antidoto all’aborto e non certo la sua liberalizzazione.

Lo stato, si legge su Opposing Views, ha segnalato che ci sono stati 729 aborti in Arizona nel mese di settembre, un calo di quasi il 31% dal settembre 2010. La diminuzione degli aborti è avvenuta dopo che la Corte d’Appello dell’Arizona ha confermato all’unanimità nel mese di agosto 2009 una legge statale che prevede delle forti limitazioni ai servizi sull’interruzione di gravidanza: solo i medici possono eseguire aborti, le donne devono ricevere informazioni sui rischi dell’aborto, lo sviluppo del feto e le possibili alternative (adozione ecc.) 24 ore prima, è obbligatorio il consenso dei genitori per i minori, protezione per la libertà di coscienza dei medici e operatori sanitari.

Intanto in Mississippi sta avvenendo qualcosa di unico e rivoluzionario: gli elettori dello Stato decideranno il prossimo 8 novembre, in un referendum che avrà profonde ripercussioni nel resto d’America, se la condizione di persona inizia al concepimento o meno. Se vinceranno i «sì» -come informa Avvenire, il Mississippi avrà così messo a segno il più importante “colpo” contro l’aborto mai subito dalla legislazione americana dal 1973. Già in altri otto Stati fra cui Florida, Montana e Ohio è iniziata la raccolta di firme necessaria a indire un referendum analogo il prossimo anno. Una vittoria in Mississippi darebbe una spinta a tutti i gruppi “pro-life” impegnati in simili campagne e catapulterà il tema dell’aborto al centro delle elezioni presidenziali 2012.


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