La decisione del presidente armeno, Serzh Sargsyan, annunciata poche settimane fa, di entrare a far parte dell’Unione doganale, promossa da Mosca, accantonando così se aspirazioni europee del proprio paese, non è piaciuta a molti cittadini della repubblica caucasica che si sono raccolti nella capitale, Erevan, per manifestare il loro dissenso e la loro volontà di diverntare cittadini dell’Ue; sulli striscioni portati dai contestatori si leggevano infatti slogan come “No all’Unione doganale” e “Vilnius oppure dimissioni”, la capitale liutana è appunto la città in cui il 28 e 29 novembre si svolgerà il vertice del Partenariato orientale, programma di Bruxelles per incorporare nell’Unione Europea sei repubbliche ex sovietiche, tra le quali figura anche l’Armenia.
La decisione presa da Sargsyan di rimanere nell’orbita russa è stata però imposta dal fatto che il proprio paese è dipendente da Mosca in campo energetico, nella fornitura di armi e materie prime. La protezione della Russia è necessaria ad Erevan anche per la questione del conflitto, per ora interrotto da una tregua ma sempre latente, con l’Azerbaigian riguardo all’annoso problema della sovranità sulla regione del Nagorno Karabakh, di fatto controllata dall’Armenia ma reclamata con forza e minacce da Baku.
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Armenia. Manifestazione europeista ad Erevan; proteste contro adesione all’Unione doganale
Creato il 27 novembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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