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Armi chimiche Siria: a disposizione porto Gioia Tauro

Creato il 16 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Continua la vicenda armi chimiche della Siria. Dopo l’approvazione del programma di smantellamento delle armi chimiche siriane approvata a Ginevra e l’attuazione del programma da parte degli specialisti dell’OPAC, il carico di armi chimiche sequestrate al regime di Damasco era stato imbarcato sulla nave danese Arc Futura, che dovrebbe condurle alla loro destinazione finale per lo smantellamento definitivo. Anche l’Italia ha partecipato a questo progetto, offrendo l’appoggio logistico con un porto messo a disposizione per lo scalo e il trasbordo delle armi chimiche dalla nave danese alla Cape Ray. Il porto individuato è stato quello di Gioia Tauro, anche se non è ancora arrivata una conferma ufficiale. Lo stesso ministro degli Esteri Emma Bonino aveva dichiarato la messa a disposizione dell’Italia, auspicando che non ci fossero “polemiche per degli impegni internazionali che il paese di deve assumere, e che le forze politiche si comportino con il necessario decoro”.

La scadenza per il sequestro e la distruzione delle armi chimiche siriane era stata individuata, secondo il piano, entro il 30 giugno e le autorità sperano di rispettare questa data, nonostante siano sopravvenuti alcuni ritardi. La causa è imputabile al regime di Damasco, che aveva dichiarato un rallentamento delle operazioni di stoccaggio di alcuni agenti chimici, per il trasferimento al di fuori del paese; rallentamentocbe non era stato preso bene dal coordinamento della missione dell’OPAC, che aveva sollecitato la Siria ad aumentare gli sforzi per la distruzione dei suoi arsenali di armi chimiche.


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