Un ragazzo che ama quello che fa e che insegue con passione i propri obiettivi. Ecco chi è Marcello Bombardi, nato a Modena nel 1993 e trasferitosi a Torino un paio di anni fa per studiare ingegneria chimica al Politecnico. Sono parecchi i ragazzi che decidono di andare a studiare in un’altra città, molti meno quelli che oltre all’università si dedicano a un’attività sportiva ai massimi livelli. Marcello è in nazionale di arrampicata, segue le lezioni al mattino e si allena per tutto il pomeriggio al B-Side; per gareggiare gira l’Italia, l’Europa e anche il mondo. Sabato comincerà il Torino Climbing Challenge, circuito di bouldering che attraverso otto tappe girerà le più importanti palestre piemontesi di arrampicata (Sasp – Torino, Run Out – Biella, Sportica – Pinerolo, Boulder Bar – Torino, Cus – Torino, Posto di Blocco – Boves, B-Side – Torino, Il Punto – Cuneo). Marcello Bombardi è il detentore delle ultime due edizioni; difficilmente potrà difendere il titolo, disputando solo due o tre prove in preparazione delle gare più importanti della stagione. “In questo periodo l’allenamento è intenso e otto tappe sono molto impegnative” spiega, “sabato andrò alla Sasp per la prima ma solo per dare un’occhiata, fare qualche boulder di allenamento e stare in compagnia”. Anche questo è lo spirito del Torino Climbing Challenge, aperto alle categorie top (alla quale evidentemente appartiene il giovane azzurro), amatori e debuttanti (maschili e femminili), per un divertimento davvero di tutti.
L’obiettivo numero 1 nel 2015 del ragazzo modenese è la Coppa del Mondo, che inizierà a primavera inoltrata. In campo nazionale, però, dovrà confermare alcuni risultati prestigiosi; ad aprile, per esempio, partirà la Coppa Italia, che l’anno scorso ha conquistato in combinata, sommando cioè i punti raccolti nelle tre specialità boulder, lead e speed. “Il 2014 è stato finora la stagione migliore della mia carriera” afferma, “per i risultati che ho ottenuto ma soprattutto perché sono cresciuto parecchio rispetto al passato. Negli ultimi mesi mi sono allenato in modo diverso, prestando più attenzione ad alcuni dettagli. L’aspetto più importante è continuare a migliorare ed è anche il mio principale obiettivo per il futuro”.
Chi continua a salire, prima o poi, raggiungerà la vetta. In Italia Marcello l’ha già toccata più volte, sia nelle categorie giovanili che negli ultimi tempi; a livello internazionale manca ancora qualcosina ma la strada è senza dubbio quella giusta.
“A Imst sono entrato per la prima volta nei primi 15 in Coppa del Mondo” prosegue Marcello Bombardi, “un traguardo che quest’anno vorrei raggiungere con continuità. L’ingresso nel gruppo sportivo dell’Esercito pochi mesi fa è stata una notizia fantastica e mi permetterà di allenarmi meglio”.Anche se i migliori risultati li ha forse raccolti nella specialità boulder, che esaltano la forza più che la resistenza, Marcello preferisce la difficoltà (lead). Il top, come per la maggior parte degli scalatori, è però la falesia: “dovendo preparare le gare non ho molte possibilità di andare sulla roccia, ma è qui che ho vissuto i momenti migliori (come per esempio l’8b+ alla Pietra di Bismantova, nel video n.d.r.). Se non dovessi studiare avrei molto più tempo e ci andrei più spesso, ma sono contento di portare avanti sport e università. Mi piace la facoltà che ho scelto e l’arrampicata la pratico da quando ero bambino; a costo di rinunciare a qualcosa continuerò su entrambi i fronti”.
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