Matteo Renzi, giovane sindaco di Firenze, twitter star, tecnologico, dal linguaggio moderno, oggi inaugura la convention “Big Bang Italia obiettivo comune” invitando mille amministratori e, su suggerimento del super-consulente Giorgio Gori, si pone come alternativa ai vecchi politici. Come un moderno Garibaldi, ma non confondetelo con quello della pubblicità:
La politica è una cosa seria e non usciremo dalla dinamica della vecchia politica, se non uscendo da qui e dicendo “non candidiamo un io ma candidiamo un noi”
Ma il bisogno di cambiare è forte, a partire dalle “idee, forme e facce, ma anche le regole del gioco, anche perché non c’è solo uno che è il depositario della verità”, continua. Come analogia per illustrare la sua richiesta di rinnovamento usa l’analogia della macchina fotografica: un vecchio apparecchio polaroid e uno nuovo riprendono le stesse facce ma con risultati diversi, dice. “Anche la politica può essere così. Tentare di rappresentare la realtà con due strumenti diversi: uno vecchio stile, che non butto via, ma che fa la foto peggio di quello nuovo. Noi vogliamo cambiare macchina fotografica”.
Caro D’Alema, caro Veltroni, Cara Rosy, caro Franco Marini”, continua il rottamatore, “avete fatto molto per il paese, il partito e l’italia. Adesso anche basta”. “Noi – ha detto – non diciamo via i vecchi dentro i giovani. Noi pensiamo che chi è in parlamento da 30 anni possa fare anche un passo indietro, che non glielo abbia ordinato il dottore.
Parole sante!
C’è aria di cambiamento…
Staremo a vedere!
Fonte: Repubblica.it