di Francesco La Rosa
Dall’antica Roma la Pinsa romana è arrivata a Perugia, e viene servita alla Pinseria di via Settevalli. Per saperne di più di questa gustosa pizza ne e parliamo con il titolare Federico Bartolini
Ma cosa è la “Pinsa romana”?
La Pinsa era già conosciuta ai tempi dell’antica Roma, si trattava dell’antenata dell’attuale focaccia. Il termine deriverebbe dal latino “pinsere” che significa schiacciare, pestare. I contadini della campagna romana usavano prepararla impastando per lo più miglio, orzo, avena, e successivamente farro, progenitore dell’attuale frumento.
quale è la differenza fra quella romana e quella attuale?
L’odierna Pinsa è un impasto con farine rigorosamente NO OGM: farina di frumento di altissima qualità, farina di soia che sostituisce i grassi animali e vegetali, farina di riso che permette di fissare più acqua all’interno del prodotto in fase di cottura e pasta acida di frumento.
Perchè è preferibile consumare la Pinsa romana?
Per l’altissima digeribilità, frutto della lunga lievitazione, da un minimo di 48 h ad un massimo di 120 h e dell’uso di ingredienti di qualità, inoltre per la totale assenza di grassi animali e vegetali, ad eccezione di una piccola quantità di olio extra vergine d’oliva che ne fa un alimento sano e ipocalorico., per la sua morbida pasta racchiusa in una crosta friabile e croccante, senza dimenticare la lavorazione totalmente manuale che le conferisce la tradizionale forma ovale, in ultimo per il suo sapore di pane antico.
A questo punto, facciamo un piccolo sforzo, rechiamoci a via Settevalli 425 – Perugia nelle ore fra le 17 alle 22 da martedi a domenica. ops … il lunedi è chiuso attenzione. tel. 075 500 29 65