Nell’edizione quotidiana di TgLa7 cronache, Bianca Caterina Bizzarri, ci informa che sono 13 le donne e mamme che si sono recate in visita al Quirinale. Vengono dalla Terra dei Fuochi, nel casertano e da Napoli. Hanno consegnato la denuncia del grave inquinamento che soffre la loro terra, con i danni per l’economia di queste zone che sono immensi e per la salute pubblica. Tutto, nel nome dei figli che non ci sono più.
Mentre nel casertano sono ricominciate le ricerche dei fusti tossici infossati dal Clan dei Casalesi, su indicazioni di due pentiti, le mamme che hanno subito lutti, cariche di dolore, rabbia e speranza, sono partire all’aba in autobus verso Roma, per essere ricevute dal Capo dello Stato e dal Pontefice, con l’obiettivo di portare l’attenzione del governo sulle terre che si trovano nella provincia di Caserta e Napoli e produrre quel famoso decreto sull’emergenza ambientale.


Don Patriciello aggiunge:” Il presidente ha ascoltato tanto, gli abbiamo detto tutto. Gli abbiamo chiesto il suo impegno per quanto rigurada il decreto legge sulla sanità. Siamo la regione che si ammala di più e questa è un’anomalia che deve essere risanata. Il presidente si è pure commosso. Gli ho ricordato il senso delle giustizia, perchè è deprimente celebrare processi e poi mandare a casa i colpevoli con le prescrizioni sui reati ambientali. Questo deve assolutamnte finire. La prescrizione contro i reati ambientali è proprio un’offesa. La camorra si alimenta di miseria e povertà – osserva Don Patriciello – Bisogna cominciare a togliere acqua alla barca della Camorra per portare questa barca in secca”.

Mostrano le foto dei loro bambini morti. Ne hanno altri da crescere. Chiedono una tutela alla vita. Vogliono la parola “fine” su questa storia maledetta. Una lunghissima sequenza di ricordi che testimoniano l’indifferenza dello Stato e il silenzio di quanti hanno visto, talvolta hanno subìto, molto più spesso hanno condiviso i lautissimi guadagni del traffico di rifiuti.






