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Arrivare o non arrivare: this is the question

Da Pkiara

 Abbiamo avuto l’ottima idea di prenotare un volo per tornare a casa (Roma - Catania) per oggi, 17 marzo, Festa Nazionale per celebrare i 150 anni dell’Unità di questo nostro bel Paese. Nella nostra completa innocenza, non ci siamo resi conto che è sì un giovedì ma festivo. Di conseguenza, rischiamo di marcire a Catania, una volta scesi dall’aereo. Ma l’autobus per casa esiste. Anzi, udite udite, ne esistono ben due nella giornata: uno alle 11.15 e uno appena appena sette ore dopo. E se, per caso, avessimo tanta voglia di tornare a casa e non volessimo aspettare in stazione? Prendiamo il treno, no? Dalla stazione di Catania a quella di Scicli, cosa c’è di più semplice? Altro che le 14 ore di viaggio che avevo calcolato nel 2007 per andare da Scicli a Palermo! Qui c’è di peggio! Una veloce ricerca su Trenitalia mi ha consentito, infatti, di vedere che potrei percorrere 120 km circa in un minimo di 5 ore per arrivare al masochismo più puro: impiegare quasi lo stesso tempo che ci vuole per un giro del mondo ma senza mai allontanarsi dalla Sicilia orientale. In fondo, cosa sono 11 ore di viaggio? 1 ora ogni 10 km percorsi, minuto più chilometro meno. Alla faccia dell’Unità d’Italia.
 


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